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INTERVISTA TC - De Vito: "Calcio moderno? Meritocrazia viene meno"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
mercoledì 18 settembre 2019, 23:00Interviste TC
di Raffaella Bon
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - De Vito: "Calcio moderno? Meritocrazia viene meno"

Marco De Vito è stato tra gli artefici del miracolo, poi sfumato nella mancata iscrizione, della Lucchese. Il difensore classe '91, attualmente svincolato, è intervenuto in esclusvia ai microfoni di TuttoC.com: 

Nella scorsa stagione sei stato tra i protagonisti della Lucchese, ma ad oggi sei senza squadra. Come te lo spieghi? 
"Il De Vito dell'anno scorso che la Lucchese ha avuto modo di conoscere, lo ha fatto a 360 gradi. Chi è Marco in campo e fuori dal campo. I messaggi che ricevo ancora dai tifosi rossoneri lo dimostra. Non riesco a spiegarmi perché sono ancora senza squadra. Se non che è l'ennesima conferma di quel che è ora il calcio italiano. Ovvero un mondo dove si intrecciano situazioni a me incomprensibili. E' un calcio dove la meritocrazia viene sempre meno. C'è sempre più gente nel mondo del calcio che pensa al suo utilizzandoti per trarne qualcosa indietro, piuttosto che esporsi dando quel qualcosa che promette di dare e non da". 

Hai avuto qualche contatto?
"Finito lo scorso torneo, sin da subito ho ricevuto qualche proposta da alcuni club di Serie C. Pensavo di vivere un'estate traquilla e di poter scegliere la soluzione migliore per me. Ho parlato con Novara, Alessandria, Como, Casertana ed altre. Ci sono state molte telefonate tra le parti, però poi l'attesa si protraeva, aumentavano i punti interrogativi. In particolare mi dispiace non aver chiuso col Novara perché conosco l'allenatore, ci ho già lavorato insieme e speravo di ripetere l'esperienza. Ci avevo creduto" 

Tornando alla Lucchese, quanto fa male salvarsi sul campo e poi vedere la società fallire?
"La salvezza che abbiamo conquistato tutti noi l'anno scorso penso sia qualcosa di straordinario e soprattutto irripetibile nel mondo del calcio. Abbiamo scritto non solo la storia della Lucchese ma una pagina nella storia del calcio mondiale. Nessuno penso si sia mai riuscito a salvare con tutte le difficoltà e i punti di penalizzazione che avevamo. Vedere la mancata iscrizione dopo tutto questo impegno, non solo nostro ma di tutti quelli che ci hanno seguito e supportato, fa veramente male. Questo pubblico merita ben altro. Sono comunque certo che la Lucchese avrà la forza di risolevvarsi, e magari un domani tornare in rossonero in una situazione più tranquilla, non potrà che farmi piacere". 

Un giudizio su questa Serie C?
"Se devo dare un giudizio su questa Serie C, senza peli sulla lingua, non può essere positivo. Per quanto riguarda il girone del Sud, nulla da dire: ci sono squadre che potrebbero anche disputare la Serie B, ad esempio la Reggina, la mia squadra del cuore. Se andiamo invece a vedere negli altri due, mi sarei aspettato qualcosa di più da parte di molte squadre, con l'abolizione delle liste e dei prestiti. Pensavo la qualità del Girone A si potesse alzare, invece si è abbassato. Nella scorsa stagione c'erano sei o sette squadre con giocatori di categoria superiore, mentre quest'anno non è così". 

Chi ti sta sorprendendo e chi invece deludendo?
"Sicuramente mi sta sorprendendo la Pianese. Non mi aspettavo un avvio di stagione così da parte di una neo promossa. Così come mi ha sorpreso il Renate. In genere sono squadre che vengono fuori nella seconda metà di stagione, non all'inizio, invece stanno già facendo bene. Mi sta deludendo invece la Juventus, che ha iniziato male. Negli altri raggruppamenti, mi sta sorprendendo la Reggiana, che ha iniziato con grande qualità. Nel C mi stupisce che il Bari non sia a punteggio pieno e questo da un lato favorisce la mia Reggina che penso abbia tutte le carte in regola per il salto di categoria". 

Secondo te sei danneggiato per il discorso quote?
"E' una componente da aggiungere ai motivi per i quali sono senza squadra. Le società ormai sono delle aziende e si ragiona da quel punto di vista. Prima invece c'erano più club che facevano il passo più lungo della gamba. Ora invece c'è un budget di partenza che va rispettato. Inoltre tanti club hanno collaborazioni con società di Serie A, cosa che penalizza me e chi come me è svincolato".