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Il trionfo di Gravina e l'inizio della riforma. Il caso Livorno e gli sforzi dei club con stadi chiusi e zero incassiTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
sabato 27 febbraio 2021, 00:00Il Punto
di Luca Esposito
per Tuttoc.com

Il trionfo di Gravina e l'inizio della riforma. Il caso Livorno e gli sforzi dei club con stadi chiusi e zero incassi

Il primo pensiero non può che andare alle elezioni federali, contraddistinte dalla netta e perentoria vittoria di Gabriele Gravina. L’uomo giusto al posto giusto e al momento giusto, come tante persone hanno detto in queste settimane. Non era semplice divincolarsi tra tutte queste difficoltà ed imporsi a cospetto dell’ex Ministro dello Sport che, grossomodo un anno fa, aveva fermato il calcio senza rendersi conto dei rischi e delle reali esigenze di un club. Ora si potrà avviare un progetto a medio-lungo termine che sposerà diverse tematiche: la multiproprietà, il calcio femminile, i settori giovanili, le squadre B, la riforma dei campionati, la distribuzione delle risorse per i diritti televisivi, il progressivo ritorno del pubblico sugli spalti. Gravina, tra l’altro, ha un buon rapporto con il presidente Ghirelli ed anche a lui bisogna dare atto del coraggio e della lungimiranza dimostrata quando tutti pensavano che la Lega Pro si avviasse verso il collasso. Ma a tutti i dirigenti della Lega Pro bisogna indistintamente fare un grosso in bocca al lupo per il futuro, dal momento che stanno consentendo al pallone di rotolare ancora al netto di stadi vuoti e assenza di sponsor.

Temiamo che in estate gli effetti della crisi possano essere ancora più devastanti, anche perché i criteri d’iscrizione saranno decisamente più rigidi dopo il caso Trapani e quello Livorno, glorioso club in vendita un giorno sì e l’altro pure, che rischia concretamente una nuova penalizzazione e che, chissà, poteva evitare questa agonia se avesse optato per una ripartenza da zero e dalla D, ma con un presidenti nuovi e situazioni economiche gestibili diversamente. Quanto all’aspetto calcistico, è interessante la classifica del Girone B. Nonostante il mercato abbia portato in dote elementi come Lopez e Lepore, la Triestina non riesce a rientrare in corsa per la promozione diretta a causa di un il distacco consistente dal Padova e anche dal Perugia, capace di ingranare la marcia giusta dopo la falsa partenza. Quanto basta per confermare ciò che sosteniamo da tempo: gli organici vanno attrezzati in estate e le rivoluzioni invernali rischiano solo di peggiorare le cose. Discorso generale, naturalmente, e non rivolto ad un dirigente come Mauro Milanese che ha lavorato benissimo formando il giusto mix tra giovani ed esperti.

Nel Girone C il Covid colpisce la Cavese, un focolaio che mette la strada totalmente in salita. Una squadra davvero sfortunata, dal momento che c’erano grosse aspettative per la partita decisiva col Potenza già ufficialmente rinviata. Non il massimo a ridosso di un turno infrasettimanale: si accavalleranno un sacco di impegni in poco tempo, con calciatori chiamati a recuperare le energie psicofisiche per non perdere ulteriormente terreno. La Paganese, ad esempio, si è allontanata dall’ultimo posto e ha un margine di sette punti. In alto, invece, prosegue la marcia trionfale della Ternana, ormai con un piede in serie B. Il Catanzaro sembra in ripresa al netto della sconfitta con la Casertana, l’altalenante Bari e il sorprendente Avellino battaglieranno per il secondo posto e stiamo parlando di due città che meritano palcoscenici diversi. Restando in Campania, la Juve Stabia raccoglie meno di quanto semina, ma se si vuole fare il salto di qualità definitivo è necessario investire su un operatore di mercato importante. Senza nulla togliere al ds Pavone e ai suoi collaboratori, è quasi obbligatorio puntare su una figura di spessore, carismatica, che sfrutti al meglio il budget a disposizione per rilanciare le quotazioni di una piazza ancora scottata dalla retrocessione. Un ultimo pensiero alla Turris, costretta a cambiare allenatore dopo l’ennesima sconfitta. Sembra una delle tante squadre che, passato l’entusiasmo post promozione, si lascia andare pensando di essere già salva. Invece, dopo aver addirittura sognato i playoff, ora i campani dovranno guardarsi seriamente alle spalle. E sarebbe un peccato vanificare il grande lavoro dei mesi precedenti.