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Palermo, dalla festa alla tristezza: addio a Omolade, che ci fece sentire più umani
martedì 14 giugno 2022, 01:00Il Punto
di Sebastian Donzella
per Tuttoc.com

Palermo, dalla festa alla tristezza: addio a Omolade, che ci fece sentire più umani

Festa a Palermo, tristezza a Palermo. Da un lato la splendida promozione in Serie B in una serata perfetta. Dall'altro la scomparsa di Akeem Omolade a soli 39 anni. Da un lato la rinascita dei rosanero, fino a un paio di stagioni fa tra i dilettanti e domani in mano a uno sceicco o un americano, entrambi dotati di portafogli gonfissimo. Dall'altro l'addio a un attaccante che, nella prima decade del millennio, ha detto la sua sui campi di Lega Pro. Novara, Biellese, Reggiana, Gela, Barletta e Vibonese (da capocannoniere) le squadre di Lega Pro in cui ha militato. E poi il debutto in A col Torino ma, soprattutto, il primo anno in B a Treviso. Non tanto per i risultati. Ma perché ci ha fatto sentire un po' più umani, quando questo sentimento non andava tanto di moda sui social.

Qualcuno probabilmente, scavando in un angolino della memoria, se lo ricorderà: una manciata di idioti a Treviso lo fischiano e se ne vanno dagli spalti per protesta, poiché non vogliono giocatori di colore in squadra. I compagni, la volta dopo, scendono in campo tutti con la faccia dipinta di nero: le immagini fanno il giro d'Italia. E lui, per non farsi mancare nulla, segna anche quello che sarà il suo unico gol in Serie B. Ieri, purtroppo, la tragica scomparsa, ancora tutta da chiarire, anche se le cronache locali escludono si tratti di morte violenta. Nello storico quartiere di Ballarò, il quartiere simbolo di Palermo. Un'enorme luce e un'immensa ombra a poche ore di distanza. Con la speranza che, nel prossimo campionato, qualcuno si ricordi del suo passato, breve ma intenso. E lo celebri nel modo migliore possibile.