Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / serie c / Il Punto
Playoff senza una vera favorita, adesso si fa sul serio. Di Nunno show a Lecco: roba da commedia anni 70
martedì 30 maggio 2023, 00:00Il Punto
di Marco Pieracci
per Tuttoc.com

Playoff senza una vera favorita, adesso si fa sul serio. Di Nunno show a Lecco: roba da commedia anni 70

Equilibrio è la parola d’ordine di questi playoff, probabilmente mai così incerti e tirati. Si gioca sul filo dei nervi con risultati solo apparentemente consolidati all'andata e poi rovesciati al ritorno. Sbilanciarsi fin da adesso su chi andrà in semifinale è già di per sè esercizio complicato, figuriamoci spingersi oltre indicando una favorita che, allo stato delle cose, per quanto visto sul campo pare non esserci.

L’eterno dibattito tra il partito di chi ritiene che per le seconde classificate siano più i vantaggi degli svantaggi e quello di chi invece pone l’accento sulle problematiche derivanti dalla lunga inattività rimane aperto, dopo il primo round dei quarti di finale l'enigma resta irrisolto. A chi scrive un mese senza giocare sembra davvero un’eternità, a maggior ragione in questo periodo delicato dell’anno dove la comparsa sulla scena del caldo si somma alla stanchezza fisica e mentale accumulata durante la lunga stagione. L’accorciamento dei tempi di attesa, senza stravolgere una formula che funziona, potrebbe essere un’idea sulla quale lavorare per renderla più snella, magari tagliando un passaggio.

Stadi pieni come non succedeva da tempo, entusiasmo contagioso e piazze storiche bramose di tornare nel calcio che conta sono un toccasana dopo stagioni surreali con sfondi alienanti svuotati dalla pandemia. Nell’ultimo weekend degli spareggi promozione tante cose belle e altre goliardate delle quali sinceramente avremmo fatto volentieri a meno. La tragicomica e plateale invasione di campo del patron del Lecco, con tanto di arringa ai tifosi dopo il calcio di rigore concesso al Pordenone, in una sfida infinita che ha raccolto al suo interno l'essenza e le contraddizioni della Serie C, ha fatto il giro del web e speriamo lì si sia fermata. Di certo non è stato un bello spot per la Lega Pro.

Roba da commedia all’italiana anni 70 (il presidente del Borgorosso Football Club o giù di lì, per intendersi) con Di Nunno nei panni di Alberto Sordi. L'amara constatazione che talvolta la realtà nuda e cruda può addirittura superare la finzione cinematografica. Scene tollerabili magari nei campetti di prima o seconda categoria, ma francamente inammissibili se si parla della terza serie di un campionato professionistico.

A dire il vero, non è stato bello nemmeno vedere un tecnico di comprovata esperienza come Delio Rossi che dopo il novantesimo, evidentemente in piena trance agonistica, pensa bene di prendere per il bavero della giacca il collega Zauli, al netto del chiarimento tra i due protagonisti della vicenda che hanno minimizzato l’accaduto derubricandolo a semplice incidente. Così come il bomber del Pescara Lescano che, stanco e forse in preda alla frustrazione dovuta al precedente errore dal dischetto, si becca un sacrosanto rosso diretto per l'intervento oggettivamente piuttosto brutto sul suo ex capitano Paolucci. Intendiamoci l’agonismo va bene se è positivo, anzi contribuisce al miglioramento dello spettacolo, basta non travalicare certi limiti.