
Pescara, Baldini: "Le finali vanno vinte e non giocate. E sono convinto che vinciamo"
Doveva essere una formalità per il Pescara e più o meno lo è stata. Qualche brivido, perché il Cerignola con organizzazione, identità e orgoglio la partita l'ha interpretata bene, ma alla fine l'1 a 1 basta e avanza dopo la nettissima vittoria dell'andata (4-1) per garantirsi la finale che vale la B. L'ultimo avversario sarà la Ternana, battuta in campionato all'andata e fermata sul pari nel ritorno. Sarà un'altra gara chiaramente, ma il Pescara ci arriva benissimo sotto tutti i punti di vista.
Nel post gara l'analisi dell'allenatore Silvio Baldini: "Bisogna riconoscere che il Cerignola ci ha messo in difficoltà, sono state due partite molto toste. La fortuna ci ha assistito. Ma i miei calciatori sono stati bravissimi, dal ritiro di Palena a oggi che siamo arrivati in finale. Quando iniziai il ritiro con il Pescara il direttore sportivo che mi ha scelto Daniele Delli Carri andò via, ci rimasi male. Fui triste. La mia famiglia mi ha dato la forza di andare avanti in questa avventura. Abbiamo vinto tante partite sicuramente anche con episodi fortunosi, ma non potevamo fare altro in determinate gare. Anche con il Cerignola ci è andata bene ma noi la linea difensiva dobbiamo tenerla alta. Rischiamo di prendere gol ma anche di farne tanti. Ho sempre cercato di non essere il migliore ma di essere sempre me stesso. E cerco di farlo capire alla gente.
Nereo Rocco diceva che le finali non vanno giocate ma vanno vinte. Sono convinto che vinciamo perché la monetina che è stata lanciata in alto ha detto Pescara".
Nel post gara l'analisi dell'allenatore Silvio Baldini: "Bisogna riconoscere che il Cerignola ci ha messo in difficoltà, sono state due partite molto toste. La fortuna ci ha assistito. Ma i miei calciatori sono stati bravissimi, dal ritiro di Palena a oggi che siamo arrivati in finale. Quando iniziai il ritiro con il Pescara il direttore sportivo che mi ha scelto Daniele Delli Carri andò via, ci rimasi male. Fui triste. La mia famiglia mi ha dato la forza di andare avanti in questa avventura. Abbiamo vinto tante partite sicuramente anche con episodi fortunosi, ma non potevamo fare altro in determinate gare. Anche con il Cerignola ci è andata bene ma noi la linea difensiva dobbiamo tenerla alta. Rischiamo di prendere gol ma anche di farne tanti. Ho sempre cercato di non essere il migliore ma di essere sempre me stesso. E cerco di farlo capire alla gente.
Nereo Rocco diceva che le finali non vanno giocate ma vanno vinte. Sono convinto che vinciamo perché la monetina che è stata lanciata in alto ha detto Pescara".
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