
Pochesci: "SPAL, playout pericolosissimo. Il Milan Futuro ha gestito male la rosa"
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Mister Sandro Pochesci è intervenuto a TMW Radio nel corso della trasmissione "A Tutta C".
Partiamo subito dal campionato di Serie B, che riguarda in parte anche la Serie C, visto ciò che succederà questa sera. Sono molte le squadre che rischiano di retrocedere, e la Serie C è un campionato davvero ostico. Come vedi la situazione?
" La vedo critica. Ci sono tre squadre che fino a qualche anno fa erano in Serie A e ora rischiano seriamente la retrocessione in C. A Cittadella si gioca una partita drammatica: parliamo di una società modello, che ha anche sfiorato la Serie A a Verona, e ora rischia dopo tanti anni. E poi c'è la Salernitana, una nobile decaduta: due anni fa era in Serie A e ora rischia la doppia retrocessione. Ma anche vincere potrebbe non bastare, perché ci sono altre tre squadre a un solo punto, e le loro partite non sono semplici: affrontano Sassuolo, Juve Stabia e Reggiana - che arriva da quattro vittorie ed è forse la squadra più in forma del momento. Sulla carta sono tutte partite proibitive. Anche se la Juve Stabia ha ancora qualcosa da giocarsi, visto che il Catanzaro potrebbe insidiare il suo posto, e il Mantova non può permettersi di perdere. Per me la vera partita sarà Cittadella-Salernitana, ma credo che nemmeno una vittoria possa bastare, perché penso che Frosinone, Juve Stabia e Brescia vinceranno tutte".
E poi ci sarebbe anche il discorso playout...
"Sì, bisogna vedere cosa succede se tutte arrivano a 43 punti, incluso il Mantova. Potrebbero finire in quattro e non so esattamente come funzioni la classifica avulsa, ma secondo me tre squadre sono comunque condannate. Se una tra Sampdoria, Frosinone o Brescia non vince, potrebbe essere scavalcata da Salernitana o Cittadella. E pensare a uno spareggio come Frosinone-Sampdoria fa capire quanto la Serie B sia dura. Il Brescia, poi, per il percorso che ha fatto, merita una riflessione".
Ma come ti spieghi che squadre così blasonate siano ora in lotta per evitare la retrocessione in C?
"È una questione mentale. I giocatori non si sono adeguati alla categoria. In Serie B servono corsa, lotta, fame. Non basta il nome o l’esperienza in A. Prendete il Crotone: due anni fa è retrocesso nonostante venisse dalla Serie A. La B è una guerra. Se non ci entri con la testa giusta, fai figuracce. Oggi ci sono quattro squadre che erano in Serie A e una retrocederà sicuramente; le altre tre si giocheranno due posti per il playout. Ci aspettavamo Samp, Salernitana e Frosinone a lottare per salire, invece vediamo Castellammare, Catanzaro e Cesena ai playoff. Tutto può succedere."
Hai citato anche la SPAL, che ora rischia addirittura la Serie D.
"Sì, giocherà un playout pericolosissimo contro il Milan Futuro. E non è una partita facile, anche per il peso che ha il Milan come società. Il Milan Futuro ha gestito male la rosa: troppi cambi, troppa instabilità. E a volte hanno falsato il campionato: quando hanno messo la formazione giusta, hanno battuto squadre importanti. Ricordo la vittoria con la Ternana. Questi progetti vanno regolamentati meglio".
E poi c’è il discorso delle squadre B…
Esatto. Non è giusto che l’Atalanta salga in B o che il Milan retroceda. Queste squadre dovrebbero servire solo per far crescere i giovani, senza promozioni o retrocessioni. Devono fare il loro campionato, sempre con la miglior formazione. E i giocatori che salgono in prima squadra devono rimanerci, non scendere ogni settimana. Abbiamo visto Camarda fare su e giù, e a volte non può nemmeno giocare con il Futuro.
La sfida fra Messina e Foggia è drammatica
" Sì, e lì emerge un altro problema: quello economico. In Serie C ci sono squadre che non pagano stipendi ma continuano a giocare. Alcune sono state escluse, come il Taranto e la Turris. La Covisoc ha fallito: dovrebbe andare a casa. Chi investe soldi deve essere tutelato. Non è giusto che squadre come la Lucchese o il Messina paghino tutto e giochino, e altre vengano escluse a stagione in corso. Le regole devono valere per tutti. Ci sono presidenti che hanno perso punti e occasioni per queste situazioni. Il Trapani, ad esempio, ha perso dieci punti e la possibilità di andare ai playoff, nonostante una rosa forte.
"Però il Trapani qualche colpa ce l’ha…
Certo, ha fatto errori, ma non puoi togliere quello che si conquista sul campo. Se un presidente sbaglia, paga, ma le penalizzazioni vanno evitate se a pagarne le conseguenze sono i giocatori. Il sistema calcio italiano deve cambiare. Servono controlli veri, serietà. Il calcio è meritocrazia".
Partiamo subito dal campionato di Serie B, che riguarda in parte anche la Serie C, visto ciò che succederà questa sera. Sono molte le squadre che rischiano di retrocedere, e la Serie C è un campionato davvero ostico. Come vedi la situazione?
" La vedo critica. Ci sono tre squadre che fino a qualche anno fa erano in Serie A e ora rischiano seriamente la retrocessione in C. A Cittadella si gioca una partita drammatica: parliamo di una società modello, che ha anche sfiorato la Serie A a Verona, e ora rischia dopo tanti anni. E poi c'è la Salernitana, una nobile decaduta: due anni fa era in Serie A e ora rischia la doppia retrocessione. Ma anche vincere potrebbe non bastare, perché ci sono altre tre squadre a un solo punto, e le loro partite non sono semplici: affrontano Sassuolo, Juve Stabia e Reggiana - che arriva da quattro vittorie ed è forse la squadra più in forma del momento. Sulla carta sono tutte partite proibitive. Anche se la Juve Stabia ha ancora qualcosa da giocarsi, visto che il Catanzaro potrebbe insidiare il suo posto, e il Mantova non può permettersi di perdere. Per me la vera partita sarà Cittadella-Salernitana, ma credo che nemmeno una vittoria possa bastare, perché penso che Frosinone, Juve Stabia e Brescia vinceranno tutte".
E poi ci sarebbe anche il discorso playout...
"Sì, bisogna vedere cosa succede se tutte arrivano a 43 punti, incluso il Mantova. Potrebbero finire in quattro e non so esattamente come funzioni la classifica avulsa, ma secondo me tre squadre sono comunque condannate. Se una tra Sampdoria, Frosinone o Brescia non vince, potrebbe essere scavalcata da Salernitana o Cittadella. E pensare a uno spareggio come Frosinone-Sampdoria fa capire quanto la Serie B sia dura. Il Brescia, poi, per il percorso che ha fatto, merita una riflessione".
Ma come ti spieghi che squadre così blasonate siano ora in lotta per evitare la retrocessione in C?
"È una questione mentale. I giocatori non si sono adeguati alla categoria. In Serie B servono corsa, lotta, fame. Non basta il nome o l’esperienza in A. Prendete il Crotone: due anni fa è retrocesso nonostante venisse dalla Serie A. La B è una guerra. Se non ci entri con la testa giusta, fai figuracce. Oggi ci sono quattro squadre che erano in Serie A e una retrocederà sicuramente; le altre tre si giocheranno due posti per il playout. Ci aspettavamo Samp, Salernitana e Frosinone a lottare per salire, invece vediamo Castellammare, Catanzaro e Cesena ai playoff. Tutto può succedere."
Hai citato anche la SPAL, che ora rischia addirittura la Serie D.
"Sì, giocherà un playout pericolosissimo contro il Milan Futuro. E non è una partita facile, anche per il peso che ha il Milan come società. Il Milan Futuro ha gestito male la rosa: troppi cambi, troppa instabilità. E a volte hanno falsato il campionato: quando hanno messo la formazione giusta, hanno battuto squadre importanti. Ricordo la vittoria con la Ternana. Questi progetti vanno regolamentati meglio".
E poi c’è il discorso delle squadre B…
Esatto. Non è giusto che l’Atalanta salga in B o che il Milan retroceda. Queste squadre dovrebbero servire solo per far crescere i giovani, senza promozioni o retrocessioni. Devono fare il loro campionato, sempre con la miglior formazione. E i giocatori che salgono in prima squadra devono rimanerci, non scendere ogni settimana. Abbiamo visto Camarda fare su e giù, e a volte non può nemmeno giocare con il Futuro.
La sfida fra Messina e Foggia è drammatica
" Sì, e lì emerge un altro problema: quello economico. In Serie C ci sono squadre che non pagano stipendi ma continuano a giocare. Alcune sono state escluse, come il Taranto e la Turris. La Covisoc ha fallito: dovrebbe andare a casa. Chi investe soldi deve essere tutelato. Non è giusto che squadre come la Lucchese o il Messina paghino tutto e giochino, e altre vengano escluse a stagione in corso. Le regole devono valere per tutti. Ci sono presidenti che hanno perso punti e occasioni per queste situazioni. Il Trapani, ad esempio, ha perso dieci punti e la possibilità di andare ai playoff, nonostante una rosa forte.
"Però il Trapani qualche colpa ce l’ha…
Certo, ha fatto errori, ma non puoi togliere quello che si conquista sul campo. Se un presidente sbaglia, paga, ma le penalizzazioni vanno evitate se a pagarne le conseguenze sono i giocatori. Il sistema calcio italiano deve cambiare. Servono controlli veri, serietà. Il calcio è meritocrazia".
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