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Foggia, Gentile è chiaro: "Siamo arrivati a un punto di non ritorno, ora dobbiamo spingere"

Foggia, Gentile è chiaro: "Siamo arrivati a un punto di non ritorno, ora dobbiamo spingere"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com
ieri alle 15:49Serie C
di Claudia Marrone

Una stagione che rischia di avere il peggior epilogo possibile, quella del Foggia, che dopo le varie problematiche societarie si trova a dover affrontare i playout: avversario di turno per questi spareggi salvezza, l'ACR Messina. Squadre in campo domani per la gara di andata, sabato prossimo per quella di ritorno, che vedrà i Santanelli avere il favore delle mura amiche.

A ogni modo, come si legge su foggiagol.it, in conferenza stampa ha parlato mister Antonio Gentile: "La squadra è carica, non ha alternative. È inutile fossilizzarsi su alcune situazioni, ma non dobbiamo girarci intorno: siamo arrivati a un punto di non ritorno, ora dobbiamo spingere. L’orgoglio, quello personale, va bene, ma deve essere messo al servizio del gruppo. Domani dobbiamo dare il massimo. Abbiamo alcuni indisponibili, come Vezzoni e Danzi, sono squalificati Camigliano e De Lucia, ma recupero Mazzocco. Molti hanno dato la loro disponibilità, anche in condizioni fisiche non ottimali. Anche chi giocherà solo un minuto dovrà dare il massimo, assolutamente".

E prosegue: "Quando metto piede allo stadio, sento tutto il peso delle responsabilità. Mi sento coinvolto, rappresento la città, la squadra, e chiedo a tutti di starci vicino. Che si tifi o meno il Foggia, che si guardi o meno la partita, serve energia da parte di tutti. Serve sostegno, bisogna credere in qualcosa. I giocatori risentono dell’ambiente: con il tifo e il supporto, lo 'Zaccheria' si fa sentire davvero. A Messina sono carichi, ma vivono una situazione simile alla nostra. Serve orgoglio, motivazione, e tutti devono trovarla dentro di sé. Il calcio mi ha insegnato che ogni partita ha la sua storia: andremo a giocarcela in base ai nostri giocatori e alla condizione psicologica. Serve fare risultato, sia in termini di prestazione che di punti. Vincere, per me, significa essere vivi, ma domani ci si può aspettare di tutto".

Conclude poi: "Bisogna aspettare e vedere cosa succederà dopo i playout. Da spettatore neutrale, non posso dire chi merita cosa: il calcio è sempre strano. Saranno due partite simili. Non si possono fare calcoli o previsioni. Domani, per me, è una finale. Anche la prossima lo sarà. Vanno affrontate entrambe con lo stesso spirito, al di là dei gol. Serve ordine e risultati".

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