
La lettera di una dipendente della SPAL al figlio: "Ti racconterò della A e degli anni bui"
Momento nero per la SPAL. La formazione biancazzurra non si è iscritta alla prossima Serie C generando delusione fra i tifosi e non solo. L'edizione odierna de La Nuova Ferrara riporta una lettera di una dipendente del club, Clarissa, al figlio di nove anni: "Quando sarai grande ti racconterò. Ti racconterò di quanto sia stato un sogno lavorare alla Spal nella sua epoca di grande gloria e splendore, ti racconterò di come sono entrata in quell’estate del 2016, dopo un altro lavoro perso per cause di forza maggiore, a gestire un negozietto in via Voltapaletto, un negozio pieno zeppo di sogni e aspettative, che profumava di campionato vincente. (...).
Ti racconterò di come mi sono sentita quando siamo stati promossi in serie A e di quanto fosse magica la piazza di Ferrara con una festa di 12.000 persone o forse più. (...). Ti racconterò delle emozioni dello stadio gremito in serie A, emozioni che non potranno mai essere trasmesse a parole perché non esistono parole che possano descriverle! (...) Poi ti racconterò figlio mio, di come in un attimo le cose nella vita cambiano, si disfano, finiscono in frantumi e si vaporizzano.
Come il mio cuore quando mi penso senza la mia Spal, quando dovrò guardare le cose da fuori e non più da dentro. Ma ti assicuro figlio mio che il mio cuore sarà sempre lì, in via Copparo 142 e in corso Piave perché lì è stata la mia vita per 9 anni e lì saranno sempre i miei ricordi più belli perché il cuore ha una memoria che la ragione non conoscerà mai".
Ti racconterò di come mi sono sentita quando siamo stati promossi in serie A e di quanto fosse magica la piazza di Ferrara con una festa di 12.000 persone o forse più. (...). Ti racconterò delle emozioni dello stadio gremito in serie A, emozioni che non potranno mai essere trasmesse a parole perché non esistono parole che possano descriverle! (...) Poi ti racconterò figlio mio, di come in un attimo le cose nella vita cambiano, si disfano, finiscono in frantumi e si vaporizzano.
Come il mio cuore quando mi penso senza la mia Spal, quando dovrò guardare le cose da fuori e non più da dentro. Ma ti assicuro figlio mio che il mio cuore sarà sempre lì, in via Copparo 142 e in corso Piave perché lì è stata la mia vita per 9 anni e lì saranno sempre i miei ricordi più belli perché il cuore ha una memoria che la ragione non conoscerà mai".
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