
Ascoli, per il ruolo di direttore generale spunta la candidatura di Giuseppe D'Aniello
Il nome di Giuseppe D’Aniello sta tornando a farsi sentire tra i profili dirigenziali in cerca di una nuova avventura professionale.
Con una carriera lunga e ricca di esperienze significative, D’Aniello ha lavorato con club come Napoli (accanto a Pier Paolo Marino), Lecco, Varese, Teramo, Triestina e Ternana. Attualmente, è uno dei principali candidati per il ruolo di direttore generale dell’Ascoli. Secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico, il suo arrivo nelle Marche dipende dagli ultimi passaggi formali della nuova proprietà e dalla definizione del futuro contrattuale di Domenico Verdone, il cui contratto sta per scadere.
Contestualmente, sul nuovo corso del club bianconero si è espresso Bernardino Passeri ha rilasciato pochi giorni fa alcune dichiarazioni al TGR Marche: “Sono tornato sul territorio e si è riaperto un mondo, con bellissimi ricordi. Mi sembra che la piazza di Ascoli possa essere considerata il massimo a cui si possa aspirare a questi livelli, meglio del tifoso ascolano non esiste. Riaccendere la passione? Credo sia quasi secondario perché, istintivamente, io nasco in curva. Chiaramente non posso dire stupidaggini, non nasco nella curva dell'Ascoli, però sono un uomo da stadio e capisco perfettamente la tifoseria. Risorse - conclude -? Abbiamo risorse economiche e strutturali ben riconosciute a livello nazionale".
Con una carriera lunga e ricca di esperienze significative, D’Aniello ha lavorato con club come Napoli (accanto a Pier Paolo Marino), Lecco, Varese, Teramo, Triestina e Ternana. Attualmente, è uno dei principali candidati per il ruolo di direttore generale dell’Ascoli. Secondo quanto riportato dal Corriere Adriatico, il suo arrivo nelle Marche dipende dagli ultimi passaggi formali della nuova proprietà e dalla definizione del futuro contrattuale di Domenico Verdone, il cui contratto sta per scadere.
Contestualmente, sul nuovo corso del club bianconero si è espresso Bernardino Passeri ha rilasciato pochi giorni fa alcune dichiarazioni al TGR Marche: “Sono tornato sul territorio e si è riaperto un mondo, con bellissimi ricordi. Mi sembra che la piazza di Ascoli possa essere considerata il massimo a cui si possa aspirare a questi livelli, meglio del tifoso ascolano non esiste. Riaccendere la passione? Credo sia quasi secondario perché, istintivamente, io nasco in curva. Chiaramente non posso dire stupidaggini, non nasco nella curva dell'Ascoli, però sono un uomo da stadio e capisco perfettamente la tifoseria. Risorse - conclude -? Abbiamo risorse economiche e strutturali ben riconosciute a livello nazionale".
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