
Pescara-Ternana, il doppio ex Leone: "È la gara della vita. Padroni di casa il leggero vantaggio"
In vista della finale playoff di Serie C tra Pescara e Ternana in programma questa sera, ai microfoni di Tutta B ha parlato l'ex ds di entrambe le compagini Luca Leone: "Il Pescara avrà due risultati su tre a disposizione e giocherà in casa, in uno stadio ‘Adriatico’ stracolmo, con oltre 20mila spettatori, però la Ternana sa di non avere alternative alla vittoria. Sicuramente sarà una partita dalle forti emozioni. Sono molto curioso di vedere come andrà a finire…”.
Sul clima all'Adriatico.
"Vivendo qui a Pescara, posso assicurarvi che si respira un’atmosfera straordinaria. Certo, uno stadio pieno può essere un piccolo vantaggio”.
Sulle assenze.
"Questa è una partita unica, la partita della vita. Tutti i ragazzi vorrebbero giocarla. Al di là delle assenze, la posta in palio è altissima per cui sono convinto che chiunque andrà in campo farà la sua parte. Questo è fuori discussione. È normale che ci siano defezioni e stanchezza dopo un cammino così lungo, ergo si dovrà raschiare il fondo del barile delle energie per trovare quel qualcosa in più che consenta di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. Secondo me, incideranno molto le strategie degli allenatori, entrambi molto bravi”.
Sull'importanza dei dettagli.
"Questo gioco è così… Non c’è nulla di scontato e gli episodi possono indirizzare la partita a favore dell’una o dell’altra squadra. Di sicuro nella gara di andata la Ternana è stata penalizzata dall’espulsione di Vallocchia dopo una decina di minuti. Purtroppo il calcio è imprevedibile, non si sa mai quello che può succedere, e a maggior ragione in partite così importanti è difficile fare pronostici”.
Da doppio ex, come vivrà la sfida?
"Avrei preferito anche evitare di parlarne, se devo essere sincero… È molto difficile per me, per tanti motivi miei personali. Però questo è il calcio. La cosa che mi fa più piacere è vedere tutto questo entusiasmo a Pescara, la mia città. Allo stadio ci saranno anche i miei figli. Certo, alla fine il risultato avrà il suo peso e sorriderà a una sola squadra, ma tanto il Pescara quanto la Ternana sono club che meriterebbero categorie superiori”.
Sul Vicenza.
"Pensavo che il Vicenza potesse fare qualcosa in più, forte anche del precedente dell’anno scorso. A mio avviso era la squadra più accreditata, fermo restando che Pescara e Ternana hanno meritato la finale, superando tutti gli ostacoli disseminati sulla loro strada”.
Sul clima all'Adriatico.
"Vivendo qui a Pescara, posso assicurarvi che si respira un’atmosfera straordinaria. Certo, uno stadio pieno può essere un piccolo vantaggio”.
Sulle assenze.
"Questa è una partita unica, la partita della vita. Tutti i ragazzi vorrebbero giocarla. Al di là delle assenze, la posta in palio è altissima per cui sono convinto che chiunque andrà in campo farà la sua parte. Questo è fuori discussione. È normale che ci siano defezioni e stanchezza dopo un cammino così lungo, ergo si dovrà raschiare il fondo del barile delle energie per trovare quel qualcosa in più che consenta di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. Secondo me, incideranno molto le strategie degli allenatori, entrambi molto bravi”.
Sull'importanza dei dettagli.
"Questo gioco è così… Non c’è nulla di scontato e gli episodi possono indirizzare la partita a favore dell’una o dell’altra squadra. Di sicuro nella gara di andata la Ternana è stata penalizzata dall’espulsione di Vallocchia dopo una decina di minuti. Purtroppo il calcio è imprevedibile, non si sa mai quello che può succedere, e a maggior ragione in partite così importanti è difficile fare pronostici”.
Da doppio ex, come vivrà la sfida?
"Avrei preferito anche evitare di parlarne, se devo essere sincero… È molto difficile per me, per tanti motivi miei personali. Però questo è il calcio. La cosa che mi fa più piacere è vedere tutto questo entusiasmo a Pescara, la mia città. Allo stadio ci saranno anche i miei figli. Certo, alla fine il risultato avrà il suo peso e sorriderà a una sola squadra, ma tanto il Pescara quanto la Ternana sono club che meriterebbero categorie superiori”.
Sul Vicenza.
"Pensavo che il Vicenza potesse fare qualcosa in più, forte anche del precedente dell’anno scorso. A mio avviso era la squadra più accreditata, fermo restando che Pescara e Ternana hanno meritato la finale, superando tutti gli ostacoli disseminati sulla loro strada”.
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