
Parla Cellino: "Truffe e tifosi ostili. Non è da imputare a me il tragico epilogo del Brescia"
"I furti e le truffe non mi hanno messo nelle condizioni di poter contrastare la violenta ingiustizia perpetrata dalla federazione nei nostri confronti. Mi son trovato da solo contro tutti e i tifosi nelle ultime tre stagioni sono stati ostili. Oggi per me è un giorno triste. Ogni giorno ne veniva fuori una, quanto sarebbe servito ancora per l’iscrizione? In tasca degli altri è sempre facile contare i denari, ma ognuno conosce le proprie possibilità economiche e io le mie. Non è da imputare solo a me questo tragico epilogo": così, dalle colonne del Corriere della Sera-Brescia, il presidente del Brescia Massimo Cellino.
Quale sia il 'tragico epilogo' è cosa nota a tutti: il club lombardo, penalizzato e retrocesso in Serie C a stagione di B conclusa proprio in virtù di quella penalità che ha riscritto la graduatoria cadetta, non è stato iscritto a nessun prossimo campionato, e probabilmente non lo sarà neppure in futuro. Tecnicamente non è una società fallita, e visto il procedimento giuridico in corso ha ancora tempo fino al 24 giugno per completare la domanda di iscrizione, ma entro la mezzanotte di ieri Cellino avrebbe dovuto rispettare la scadenza degli stipendi, ma non risulta che questo sia stato fatto; aspetto, questo, che metterebbe una pietra tombale sul futuro, con il Brescia che quindi, per la prima volta negli ultimi 114 anni, rischia di non essere ai nastri di partenza di un torneo professionistico.
A ogni modo, saranno le battaglie legali a chiarire maggiormente questa intricata vicenda, che ha lasciato però nello sgomento un'intera città.
Quale sia il 'tragico epilogo' è cosa nota a tutti: il club lombardo, penalizzato e retrocesso in Serie C a stagione di B conclusa proprio in virtù di quella penalità che ha riscritto la graduatoria cadetta, non è stato iscritto a nessun prossimo campionato, e probabilmente non lo sarà neppure in futuro. Tecnicamente non è una società fallita, e visto il procedimento giuridico in corso ha ancora tempo fino al 24 giugno per completare la domanda di iscrizione, ma entro la mezzanotte di ieri Cellino avrebbe dovuto rispettare la scadenza degli stipendi, ma non risulta che questo sia stato fatto; aspetto, questo, che metterebbe una pietra tombale sul futuro, con il Brescia che quindi, per la prima volta negli ultimi 114 anni, rischia di non essere ai nastri di partenza di un torneo professionistico.
A ogni modo, saranno le battaglie legali a chiarire maggiormente questa intricata vicenda, che ha lasciato però nello sgomento un'intera città.
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