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tmw / spezia / Primo Piano
Italiano: «Distrarsi è pericoloso. Vorrei rivedere gli occhi spiritati come contro il Milan»TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
sabato 6 marzo 2021, 18:08Primo Piano
di Lidia Vivaldi
per Acspezianews.it

Italiano: «Distrarsi è pericoloso. Vorrei rivedere gli occhi spiritati come contro il Milan»

L'analisi del mister aquilotto a Sky Sport

Dopo una gara sofferta ma recuperata nel secondo tempo, e contraddistinta da due legni colpiti dagli Aquilotti, mister Vincenzo Italiano è intervenuto a Sky Sport per analizzare Spezia-Benevento:

«Queste sono partite che si possono perdere, però siamo stati bravi a reagire nel secondo tempo, abbiamo colpito 2 traverse, abbiamo fatto gol, abbiamo cercato di spingere e chiudere il Benevento nella propria metà campo. Non siamo riusciti a fare il secondo gol ma la prestazione è stata superlativa da parte dei ragazzi. Hanno fatto quello che in 3 giorni si era provato, peccato per il risultato ma ci prendiamo questo punto.» 

Il gol di Gaich è nato da un vostro errore. La fa arrabbiare? «Sapevamo della qualità in ripartenza del Benevento. Ci eravamo detti di non forzare i palloni e non regalare queste situazioni su cui loro sono molto bravi. Nell'unica che abbiamo concesso abbiamo preso gol, potevamo fare meglio in quella circostanza. Ci teniamo la reazione e il fatto che abbiamo creato tante palle gol. Per queste partite che mancano, se la squadra si comporta in questo mondo, possiamo essere fiduciosi.»

Su Nzola: «Se vogliamo farlo crescere di condizione dobbiamo dargli minutaggio e aspettare il ritorno a quella forma che aveva prima dell'infortunio. Lo stop non ci voleva, è stato un infortunio pesante, lo deve smaltire e quando tornerà ad essere quello di 2 mesi fa ne trarremo vantaggio.» 

Il vostro possesso palla si è attestato al 72%, ma il gol viene da un inserimento di Maggiore che appena entrato. Forse i tre centrocampisti iniziali hanno aiutato poco l’attacco? «Sì è così. Pronti via ho pensato di sfruttare il fatto che loro potevano darci spazio e palleggiare con i tre centrocampisti che sono bravi in questo fondamentale, ma una volta arrivati sul fondo o dentro l'area mancavamo come uomini. Mi sono tenuto Maggiore per il momento in cui si doveva forzare la partita ed è tornato utile. È vero, nel primo tempo sono arrivati un paio di palloni sul lato debole dove se fossimo arrivati con la mezz'ala potevamo chiudere, è stata la nostra mancanza.»

Con la regia di Sena potreste provare a giocare con il doppio centrocampista d'inserimento, quando Pobega sarà recuperato. Lui e Maggiore sembrano gli uomini che hanno più propensione al gol nel vostro centrocampo. «Sì, è vero, Estevez, Ricci e Sena sono dei palleggiatori. Si sceglie la strategia di partita in partita e oggi ero convinto che quello potesse darci grandi risultati. Maggiore e Pobega hanno caratteristiche diverse, sanno avvolgere bene, arrivare dentro l'area. Cercheremo di sbagliare il meno possibile le scelte iniziali in queste restanti 12 partite, sia noi da fuori che i ragazzi in campo, e sfruttare tutte le caratteristiche che abbiamo a disposizione, come Galabinov negli ultimi 15 minuti. Bisogna cercare sbagliare il meno possibile da qui alla fine.» 

Cosa la preoccupa nella corsa salvezza? «Più che preoccupazione, spero di avere la squadra che ho visto all'opera contro contro il Milan, nel senso che vorrei tutti concentrati, tutti attenti, tutti a preparare quella settimana con grande dedizione. Tutti pensavamo di fare brutta figura, invece si sono presentati con gli occhi spiritati e con la concentrazione al massimo.»

Ha più rivisto quell'atteggiamento dopo quella partita? «A tratti, nel secondo tempo con il Parma, nel secondo tempo di oggi... Se vogliamo ottenere i risultati dobbiamo essere bravi in tutto l'arco della partita perché astrarsi è pericoloso. Più che la preoccupazione, la speranza è quella di trovare quell'atteggiamento che ci ha permesso di fare quella prestazione.» 

La squadra ha perso un po' di umiltà? «No, da questo punto di vista non mi preoccupo. Ci sono partite e partite, in quella ci eravamo esaltati nel recupero della palla e nelle ripartenze, caratteristiche perfette per affrontare il Milan. Come dicevo prima, non dobbiamo sbagliare: né io nelle scelte né i ragazzi in campo. Penso che l'umiltà sia l’ultima cosa che deve perdere questa squadra, sa benissimo il valore che ha e che dovrà soffrire da qui alla fine».