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Il Duello - Erlic vs Soumaoro: scalare le gerarchieTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 18 aprile 2021, 12:12Primo Piano
di Daniele Izzo
per Acspezianews.it

Il Duello - Erlic vs Soumaoro: scalare le gerarchie

La sfida nella sfida di Bologna - Spezia.

Le sorti di Spezia e Bologna da qui alla fine del campionato dipenderanno dalla tenuta delle rispettive difese. Resistere, combattere e salvare la propria squadra sarà l’obiettivo di due giocatori, oggi avversari, che hanno condiviso un percorso stagionale di crescita: Martin Erlic e Adama Soumaoro.

“Quanto manca alla vetta? Tu sali e non pensarci”. Prendiamo in prestito la massima di Friedrich Nietzsche per descrivere una stagione che ha visto Erlic e Soumaoro scalare le gerarchie nelle rispettive squadre. Scalare, secondo il vocabolario Treccani, è l’azione di “arrampicarsi fino a un luogo elevato e comunque difficile a raggiungersi”. Sia il difensore croato, che il francese infatti hanno dovuto inerpicarsi, vincere la concorrenza dei compagni e raggiungere, come definizione sancisce, una posizione difficile: la titolarità in Serie A.

La scalata di Martin Erlic al grande calcio, tuttavia, non nasce certo in questa stagione. Cresciuto in una Croazia in piena rifondazione post-bellica, fin dalla tenera età allevava maiali e pecore, e per allenarsi doveva camminare non meno di quaranta minuti per arrivare alla cittadina di Rastane. Quando hai un background di questo tipo, affrontare gente come Lukaku, Ibrahimovic o Cristiano Ronaldo non può farti paura. Il croato ha, infatti, occhi parlanti di chi tanto ha visto e non si impressiona facilmente: così ha superato le prime difficoltà italiane tra Parma e Sassuolo, è ripartito dal Sudtirol e gara dopo gara si è preso lo Spezia, anche in Serie A. Timing, pulizia e una tecnica affinata negli anni hanno permesso a Erlic di diventare un punto fermo della retroguardia di Vincenzo Italiano. Il passaggio illuminante per Maggiore sabato scorso, unito al tap-in vincente di qualche secondo dopo, potrebbero aver definitivamente sbocciato il fiore della carriera del croato. E chissà, magari anche svegliato lo Spezia dal sogno per dirgli: ‘è tutto vero’.

Chi con il difensore spezzino condivide percorso e punto d’arrivo è Adama Soumaoro. Arrivato a Bologna in sordina nella sessione di gennaio, il francese ha scalato in fretta le gerarchie di Sinisa Mihajlovic e ora si sta rivelando il vero e proprio punto di riferimento della retroguardia felsinea. Ma, se Erlic la Serie A la sfiorò soltanto militando nelle giovanili di Parma e Sassuolo, il classe ’92 tra gennaio e giugno 2020 ben figurò nel Genoa, con 8 presenze, 1 gol e 2 cartellini gialli come raccolto. Tanto che Enrico Preziosi disse di lui: “A Napoli ricorderebbe Kalidou Koulibaly”. Un’investitura importante, che però non si tradusse in un acquisto a titolo definitivo. Soumaoro, difatti, tornò alla casa madre, il Lille, per poi ricalcare i prati del massimo campionato italiano solo qualche mese fa. Quadratura, compattezza, centimetri e chili ne fanno un centrale di tutto rispetto, ma la dote che più stupisce nel vederlo giocare è l’autorevolezza: dà sempre l’impressione di avere la situazione sotto controllo e, anche quando il campo gli presenta difficoltà, sembra trovare la chiave migliore per sé e per i compagni. 

Quest’oggi, per la prima volta in assoluto, Erlic e Soumaoro battaglieranno ad alta quota per contrastare gli offensivi avversari. Ma qualora ce ne fosse l’occasione, centimetri e fiuto del gol saranno di sicuro messi al servizio della squadra anche in fase d'attacco, come dimostrato da entrambi, casualità, contro il Crotone. La loro sarà una sfida nella sfida, in uno scontro che tanto dirà nella corsa salvezza.

“La montagna mi ha insegnato che dalla vetta non si va da nessuna parte, si può solo scendere” scrive Mauro Corona, noto alpinista. Ma la cima calcistica è cosa diversa: dopo aver scalato le gerarchie, i due proveranno a salire ancora: salvezza e poi chissà, un nuovo apice da scalare.