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Il "bollettino" delle prime punte: Belotti-Toro tra i matrimoni più solidiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 27 giugno 2019, 11:34Primo Piano
di Claudio Colla
per Torinogranata.it

Il "bollettino" delle prime punte: Belotti-Toro tra i matrimoni più solidi

Tempo di mercato, tempo di "valzer", "effetto domino", di "gioco della sedia". Lo si chiami come si vuole, è il fenomeno che ci porta a fantasticare su quali possano essere gli scenari a cui può portare un trasferimento significativo, anche solo entro i confini di un singolo campionato, specie per quanto riguarda i movimenti su un singolo ruolo. Uno dei più caldi e forieri di ipotesi anche piuttosto osé, tradizionalmente, è per forza di cose il "valzer dei centravanti", gran ballo che, per quest'anno, vede quella tra il Toro e il proprio bomber (e capitano), Andrea Belotti, come una delle unioni più solide. Messo in discussione tra inverno e prima metà della primavera, almeno per ora, il sodalizio tra il Gallo e i colori granata non sembra poter essere messo in discussione, né da malumori interni, né da offerte oscene. I sondaggi delle interessate, Roma e West Ham in particolare, appaiono lontani, e, stando così le cose, la probabilità di permanenza per Belotti è decisamente intorno al 90%. Giusto perché, come suggerisce la saggezza popolare, "sicuro è morto". Molto diversa la situazione inerente una porzione significativa delle altre 19 di A.

ATALANTA, Duvàn ZAPATA: la valutazione effettuata dal club orobico sul cartellino del bomber colombiano, pari a 60 milioni di euro, appare fin eccessiva, nonostante la grande stagione appena disputata dall'ex-Napoli, Udinese, e Samp. L'Inter, un ritorno in maglia azzurra, ora la Juventus: al di là dei nomi avvicendatisi di recente sulle tracce del centravanti orobico, l'impressione è che, in definitiva, sussistano discrete probabilità di una permanenza in neroazzurro per Zapata, insieme al resto del fronte d'attacco che ha fatto sognare i tifosi atalantini, sotto la guida di quel Gasperini artefice del miracolo Champions. Gli inserimenti da Premier e Bundes non si possono escludere. Probabilità di permanenza: 65%.

BOLOGNA, Mattia DESTRO: posto da prima punta in coabitazione con Federico Santander, l'ex-Milan e Roma, accostato a una partenza praticamente a ogni estate, è il tipico profilo da centravanti in cerca di riscatto in una piazza medio-piccola, o da riserva d'esperienza in una medio-grande. Accostato soprattutto alla SPAL, non è da escludere, per il classe '91, un'avventura oltre confine. Contratto in essere ancora per una sola stagione, non è affatto in vista un rinnovo. Probabilità di permanenza: 30%.

BRESCIA, Alfredo DONNARUMMA: tra i protagonisti assoluti del ritorno in A della Leonessa, che spera di ripetere con Donnarumma, esito finale a parte, quanto conseguito quest'anno dall'Empoli con Ciccio Caputo, in termini di potenza di fuoco realizzativa. Contratto valido fino al giugno 2022, il classe '90 rimarrà quanto meno come prima alternativa all'eventuale arrivo di un nome più "pesante". Probabilità di permanenza: 80%.

CAGLIARI, Leonardo PAVOLETTI: per lui si è parlato di Brescia e di Fiorentina; la posizione del 30enne ex-Napoli e Genoa, a una svolta della propria carriera, dopo l'esordio con gol dello scorso marzo in Nazionale, sembra in ogni caso piuttosto solida, con ancora tre anni di contratto in essere. Ma la proposta di un club che guardi verso l'Europa potrebbe cambiare le carte in tavola. Probabilità di permanenza: 70%.

FIORENTINA, Giovanni SIMEONE: stagione estremamente deludente la sua, il club viola ha aperto sia a un'uscita in prestito, sia a una cessione a titolo definitivo, quest'ultima naturalmente a patto di evitare significative minusvalenze, considerati i 17 milioni di euro spesi due anni fa per prelevarlo dal Genoa. C'è il Sassuolo, ci sono i sondaggi di Lazio e Marsiglia, e c'è la necessità del giocatore di cambiare aria. Probabilità di permanenza: 20%.

GENOA, Christian KOUAME: non riscattato Sanabria, anche l'ivoriano, accostato alle big prima della partenza invernale di Piatek, dovrebbe cambiare maglia. Richiesta di 20 milioni di euro, che probabilmente col tempo si abbasserà, su di lui c'è soprattutto il Bologna, che però sembra avere maggiori probabilità di spuntarla per Roberto Inglese. I nomi che circolano sono tanti, ma non è escluso che, se con Andreazzoli si partirà col piede giusto, Kouamé possa rimanere. Probabilità di permanenza: 40%.

HELLAS VERONA, Giampaolo PAZZINI: veterano del fronte d'attacco, che ha ancora saputo contribuire sapientemente al ritorno in A degli scaligeri, il Pazzo probabilmente si godrà, senza eccessive pressioni, un'altra stagione nella massima serie. Ancora un anno di contratto con il club gialloblù, difficile pensare a una cessione, a meno di ricche offerte "esotiche". Probabilità di permanenza: 85%.

INTER, Mauro ICARDI: della telenovela per eccellenza si sa anche troppo. I sostituti ci sono già, sia in casa (Lautaro Martinez), sia in arrivo dal mercato in entrata (Lukaku e Dzeko, forse anche entrambi). La vicenda ha consumato fino allo stremo tutte le parti coinvolte, e sarebbe già tanto se Icardi iniziasse la preparazione in neroazzurro. Tuttavia, Giovanni Trapattoni insegnava la validità dell'adagio "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Probabilità di permanenza: 10%.

JUVENTUS, Mario MANDZUKIC: fedelissimo di Allegri, le sue caratteristiche non sembrano invece sposarsi particolarmente bene con lo stile di Sarri, che piuttosto tratterrà Higuain. Per il jolly del fronte d'attacco croato, l'esperienza con CR7 e soci dovrebbe essere arrivata al termine, dopo quattro anni complessivamente di successo. A meno che, a preparazione iniziata, il Cupido del calcio non scocchi i suoi dardi, trafiggendolo insieme all'ex-tecnico del Napoli. Probabilità di permanenza: 35%.

LAZIO, Ciro IMMOBILE: la conferma, soprattutto tenendo conto del recente rinnovo, e della probabilissima partenza di Milinkovic-Savic, c'è. Può erodere il rapporto la sensazione del giocatore di aver toccato il picco possibile sulla piazza tra 2016 e 2018, e che altrove possa esserci aria di nuove e più stimolanti sfide. Peraltro, è noto, Immobile non ha avuto grande fortuna nelle sue esperienze oltre confine, tra Dortmund e Siviglia. Da un lato dunque, a fronte di eventuali proposte, la paura che la storia si ripeta; dall'altro la voglia di cercar fortuna sulla scena internazionale. Sempre considerato che tra un anno c'è l'Europeo, e che la permanenza in biancoceleste rappresenterebbe una scelta piuttosto solida, in direzione di una convocazione. Probabilità di permanenza: 85%.

LECCE, Andrea LA MANTIA: ottima prestazione stagionale, il classe '91 si appresta a vivere la prima esperienza in Serie A. Resterà in linea di massima come prima alternativa a una nuova prima punta: tanti i nomi vagliati, alcuni nel pieno delle trattative, uno tra tutti il turco Burak Yilmaz. Probabilità di permanenza: 90%.

MILAN, Krzysztof PIATEK: al di là di una parziale battuta d'arresto in fase realizzativa negli ultimi due mesi di campionato, il polacco, prelevato lo scorso gennaio dal Genoa, è considerato uno degli asset di massimo rilievo per il club. E ben difficilmente il nuovo tecnico Giampaolo spingerà verso una sua cessione. Probabilità di permanenza: 95%.

NAPOLI, Arek MILIK: periodicamente lo si accosta a una possibile partenza, scelta che i vertici opererebbero più che altro per aprire la porta a nomi di ancor maggiore prestigio. Ma, fuori Sarri e dentro Ancelotti, il polacco sembra aver finalmente trovato la propria dimensione, in parte a scapito dei folletti Mertens (che partirà) e Insigne (che dovrebbe restare). E dovrebbe a breve prendere quota la trattativa per il rinnovo. Probabilità di permanenza: 85%.

PARMA, Roberto INGLESE: il suo ritorno al Napoli è già stato deciso. Ma non si può escludere, dati gli stretti rapporti di collaborazione tra i due club, che alla fine, ove saltasse la trattativa con il Bologna, e non fossero messe sul tavolo altre proposte allettanti, l'ex-Chievo possa vestire nuovamente la casacca ducale. Probabilità di permanenza/ritorno: 25%.

ROMA, Edin DZEKO: dopo quattro anni, l'avventura del bosniaco in maglia giallorossa sembra essere terminata. E, a meno che non scocchi l'amore a prima vista tra lui e Fonseca, a inizio preparazione, ammesso che il club non suggelli un accordo prima dell'inizio della stessa, per Dzeko si prospetta una nuova esperienza. Inter? Forse. Probabilità di permanenza: 15%.

SAMPDORIA, Fabio QUAGLIARELLA: dopo la sensazionale stagione da capocannoniere, su di lui si è affacciato il Napoli, per offrirgli un inaspettato ritorno da padre nobile. L'entusiasmo di un nuovo ciclo, per di più a guida Di Francesco, allenatore in grado di esaltare il fronte offensivo delle proprie squadre, dovrebbe in definitiva trattenere su Quagliarella quei colori blucerchiati che lo stabiese ama. Probabilità di permanenza: 80%.

SASSUOLO, Khouma El BABACAR: un anno e mezzo in neroverde tra alti e bassi, per l'ex-Fiorentina, con tanti possibili nomi in entrata per il fronte d'attacco, potrebbe far parte degli epurati. Valutazioni, in ogni caso, probabilmente rimandate al pre-campionato. Probabilità di permanenza: 50%.

SPAL, Andrea PETAGNA: nome da tempo al centro del mercato, su di lui c'è fondamentalmente mezza Serie A. E dai vertici estensi si è chiarito che una sua partenza, a ruota di quella ormai quasi definita di Manuel Lazzari, non è da escludere. Molto dipenderà dalla capacità della SPAL di costruire un progetto in grado di ambire a qualcosa di più di una salvezza (abbastanza) tranquilla. L'ex-Atalanta, va detto, potrebbe optare per un ulteriore anno a Ferrara, nella prospettiva di una titolarità pressoché indiscutibile, per candidarsi, pur da una piccola piazza, a un posto per Euro 2020. Probabilità di permanenza: 35%.

UDINESE, Kevin LASAGNA: decisamente sottotono la sua stagione, rispetto al 2017/18, la prestazione offerta non giustifica l'eventuale presenza di corteggiamenti da parte di club di medio-alta caratura. A meno di offerte interessanti da altri campionati, Lasagna resterà probabilmente in Friuli, a riprendere la costruzione di una prospettiva d'alto profilo. Probabilità di permanenza: 85%.