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ESCLUSIVA TG Pat. Sala: “Firmerei per un pari del Torino col Pisa e poi la vittoria nel derby. Paleari può diventare titolare”TUTTO mercato WEB
Patrizio Sala
Oggi alle 10:30Esclusive
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

ESCLUSIVA TG Pat. Sala: “Firmerei per un pari del Torino col Pisa e poi la vittoria nel derby. Paleari può diventare titolare”

Patrizio Sala è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Sala ha indossato la maglia del Torino dal 1975 al 1981 e quella del Pisa nella stagione 1983-‘84. Con lui abbiamo parlato della partita di oggi alle 15 fra le sue due ex squadre.

Il Torino, dopo le prime giornate molto difficili, sembra aver cambiato un po' rotta e ha ottenuto quattro risultati utili consecutivi, otto punti nelle ultime gare.  Oggi affronta il Pisa, che in classifica ha 5 punti, 6 in meno dei granata, e non ha ancora vinto una partita, seppur forse non giochi così male. Come vede questo match?
“Ho visto col Bologna un Torino molto solido ed il Bologna in questa annata è sicuramente una delle squadre più accreditate per essere là in alto, infatti è vicinissimo alla zona Champions. Credo che il Torino mercoledì sera abbia fatto una partita non soltanto in fase difensiva, ma anche in quella offensiva quindi ha giocato a viso aperto contro il Bologna e ritengo di aver visto una squadra molto concreta cosa che l'allenatore è riuscito a trasmetterle in queste nove partite. E’ vero all’inizio il Torino aveva delle difficoltà, ma ha trovato un po' la quadra anche con l’alternanza tra Adams e Simeone, che a volte giocano pure insieme, e qualche volta insieme al Cholito invece gioca Ngonge, giocatore veloce e abile, che a me piace molto. Il Torino ha la possibilità di avere giocatori di qualità come Ngonge, Vlasic, Zapata, che può entrare e sostituire Adams o Simeone. Dal punto di vista offensivo il Torino ha delle potenzialità di buona qualità e comunque tutta la squadra è concreta. A me è piaciuto molto in queste ultime partite nelle quali ha vinto con Napoli e Genoa e ha pareggiato col Bologna. Quest’ultimo è stato un risultato importantissimo proprio perché la squadra ha cercato e trovato concretezza, che negli altri anni non avevo visto. Il Torino è una squadra solida e a me piace molto quest'anno”.

Però c'è da dire che il Torino, nonostante abbia tanti giocatori in grado di segnare, finora non ha fatto tanti gol, 8 in 9 gare, forse perché gli attaccanti sono un po’ poco riforniti da cross dalle fasce e dal fondo?
“Sì, è chiaro, però questa squadra ha una solidità che negli ultimi anni non avevo visto, e, come dicevo prima, è concreta e molto solida, anche in fase difensiva con Maripán e Coco che hanno aggiunto una maggiore esperienza e una maggiore qualità alle loro prestazioni. Sono molto fiducioso in questa squadra quest’anno. Notare che ci sono tante squadre di alto livello, Napoli, che ha pareggiato col Como, Roma, Inter, Milan, Juventus, lo stesso Como, Bologna, Atalanta, anche se ha perso con l’Udinese, direi quindi che ci sono tante squadre quest'anno che possono arrivare nelle prime quattro”.

Domani in porta giocherà di nuovo Paleari, che ha fatto molto bene nelle scorse due partite, ma quando Israel supererà l’infortunio con Paleari che ha dimostrato di non essergli inferiore chi dovrebbe giocare?
“Paleari può diventare lui il titolare. Sono poi le prestazioni che portano un giocatore a essere titolare oppure no. Con il Genoa aveva subito un gol, senza essere responsabile, e poi ha fatto quelle due parate nel finale che hanno salvato la vittoria e la volta dopo con il Bologna non ha preso reti con altre parate importanti. Per questo dico che grazie alle prestazioni, se continua così, potrebbe diventare titolare. Alla fine il mister scegliere anche in funzione di quello che il giocatore dà in campo, non solo perché a inizio stagione era stato deciso che uno sarebbe stato il portiere titolare e l’altro la riserva.
Vedo un Toro che a me piace molto quest'anno. Le difficoltà dell'inizio hanno dimostrato che adesso ha imboccato la strada giusta. Baroni ha avuto giustamente il tempo, partita dopo partita, di conoscere meglio i giocatori che ha a disposizione e così ha trovato la quadra e più o meno chi può essere titolare, alternando alcuni giocatori, come capita anche con Asllani. Il Torino potrà dare delle soddisfazioni quest'anno, non dico arrivare in Champions, ma andarci vicino”.

E’ così fiducioso sulle potenzialità dei granata?
“Io sono molto fiducioso come sempre. E poi se a un allenatore si dà continuità  è meglio. Oltretutto Baroni ha fatto bene alla Lazio e al Verona e dovunque è andato per cui dargli tempo è giusto. E’ assurdo che allenatori dopo un mese e tre partite perse siano messi in discussione. Il Genoa, non è una brutta squadra, ma alla fine ha rotto con Vieira dopo nove partite e tre punti in classifica”.

Anche Tudor dalla Juventus è stato esonerato.
“La Juve fa cose allucinanti. Se non si è convinti di un allenatore che hai preso l'anno scorso per metterlo al posto di un altro, ma lo tieni lo stesso perché è arrivato quarto è strano. Quando prendi un allenatore devi sapere quali caratteristiche ha. La Juve è cambiata in questi ultimi 4-5 anni infatti si accontenta di arrivare in Champions, non è male come piazzamento tra l'altro, però in passato non si è mai accontentata di arrivare quarta e puntava sempre a vincere lo scudetto e quando andava male arrivava seconda. Ma il calcio è cambiato e la Champions porta tanti soldi quindi le squadre si accontentano di arrivarci, ma squadre come l'Inter, il Milan e la Juventus, che hanno vinto più campionati di tutti, non dovrebbero mai accontentarsi. Poi è chiaro che una sola vince e le altre di conseguenza si devono accontentare del piazzamento. Tudor alla fine dopo otto partite è stato esonerato: il calcio è sempre bello e mi piace vederlo, però alla fine succedono cose che lasciano il tempo che trovano”.

Tornando al Torino, oggi c'è la partita in casa col Pisa che ha qualche problematica visto che non è ancora riuscito a vincere una partita.
“Ma non è l'unica squadra che ha delle difficoltà, ce ne sono 5-6 in questa condizione. Però il Pisa l'ho visto bene ha fatto un punto a San Siro contro il Milan e uno 0-0 in casa con la Lazio disputato partite più che dignitose. Lo ripeto, il Pisa non è una brutta squadra e ormai non ci sono più squadre che giocano così male. E’ vero che il Genoa ha tre punti, ma ho visto quasi tutte le loro partite come quelle del Pisa e del Torino e sia Genoa sia Pisa per quello che hanno fatto vedere sul campo meriterebbero più dei punti che hanno. Il Pisa non è una squadra inferiore a tante altre fra quelle 6-7 squadre che sono nelle ultime posizioni in classifica e quindi sarà una partita difficile per il Toro e, come dicevo prima, il Toro è in buonissime condizioni anche umorali e quindi sarà una bella partita, difficile ma bella”.

E la settimana successiva ci sarà il derby …
“Sarebbe ora di vincerlo però”.

Ecco appunto, un solo derby vinto in 20 anni è una miseria.
“Faccio una previsione, se il Toro dovesse vincere il derby so già chi farà gol”.

Chi segnerà?
“Dimmelo tu e poi ti dico la mia”.

Simeone?
“Bravissima, io sono convinto che farà gol Simeone”.

Ma basterebbe un gol per vincere il derby?
“Ma sì. Sì, sì dai. A me basterebbe che Simeone facesse gol perché è il classico giocatore che il Toro doveva prendere già qualche anno fa e meno male che l'ha preso perché ha proprio il dna del Toro, di questa squadra, di questa realtà. E’ un torello “impazzito” che va in giro per il campo a creare occasioni e a fare gol. Per me è che è un giocatore da Toro, lo era e lo è e meno male che l'hanno preso”.

Comunque prima bisogna arrivare al derby passando dal Pisa.
“E’ chiaro e possibilmente sarebbe meglio arrivarci avendo ottenuto col Pisa un risultato positivo. Però il derby è il derby, al di là di tutto quello che stiamo dicendo, se ci arrivi positivamente e sei carico è meglio, ma a prescindere il derby si prepara da solo, te lo posso garantire”.

Ha detto del derby, ma che pronostico fa per la partita col Pisa?
“Un pronostico si può sempre fare, vedo un Toro che avrà dei problemi contro una squadra che anche fisicamente è ben dotata e quindi non so dire se sarà un pari o una vittoria. Sono più propenso al pareggio, ma ovviamente mi auguro che vinca il Toro. Comunque se pareggiasse con il Pisa e poi vincesse con la Juventus, per di più a casa loro, sarebbe perfetto: ci metterei la firma subito”.

Se si avverasse ciò che ha detto per il Torino sarebbe un ottimo filotto fra il pareggio con la Lazio prima dell’altra sosta del campionato e la vittoria con la Juventus prima della prossima sosta: 12 punti in 6 partite, mi sa che in tanti anche nel Torino ci metterebbero la firma.
“Certamente, però dei miei pronostici non ti fidare tanto perché non indovino quasi mai, però mi auguro di indovinare almeno questa volta”.

Parlando di lei, fino alla scorsa stagione teneva corsi individuali di perfezionamento legati alla tecnica e alla coordinazione per calciatori, maschi e femmine dai 6 ai 18 anni. Li fa ancora?
“No, quest'anno vado a vedere mio nipote che gioca nell'AlbinoLeffe”.

Un altro Sala che viene su bene? Ci parli un po’ di suo nipote: come si chiama? Quanti anni ha? In che ruolo gioca?
“Si chiama Alessandro, ha 12 anni e fa l’attaccante, ma prima era un centrocampista e poi dall’anno scorso lo hanno messo in attacco e lui ha iniziato a segnare per cui adesso fa la punta”.

Il nonno quindi ha deciso di indirizzare bene il nipote?
“Ma no, è tutta farina del suo sacco. E’ un ragazzino intelligente che s’impegna tantissimo, poi dove arriverà non lo so. Per me la cosa positiva è che si diverta e che non finisca in mezzo a brutte cose. A scuola va benissimo e gli piace giocare a calcio, non ha altri pensieri per la testa. Si allena tre volte a settimana quindi è impegnatissimo perché deve andare fino a Dalmine e lo vengono a prendere col pulmino. E gli altri giorni deve anche studiare. Poi  gioca il sabato o la domenica e capita anche tutti e due i giorni. Se sei impegnato in tutto questo non pensi ad altre cose, come purtroppo capita a tanti altri ragazzi.
Come calciatore è ancora acerbo, ma ha anche solo 12 anni. Io glielo auguro che possa ottenere soddisfazioni nel calcio perché è un ragazzino intelligente, che va bene a scuola e s’impegna. Alla fine nel calcio più giochi e più impari.
All'AlbinoLeffe ci sono buoni istruttori e quindi sono belli tosti. Vedo tutte le partite mio nipote è sono belle combattute: questi ragazzi non si fermano e non mollano mai. Questo è un buon e sano principio anche per la vita perché per ottenere qualcosa devi combattere, devi lottare e non devi mollare mai: questo è il significato anche della vita. Sono contento che mio nipote sia così e mi piace andare a vederlo, ma non gli do consigli perché mio figlio altrimenti si arrabbia: il nonno deve stare solo zitto”.

Ma il nonno ha alle spalle una carriera di livello in serie A, quindi qualche buon consiglio può anche darglielo, no?
“Ogni tanto dico qualche cosa a mio nipote, ma le parole non rimangono nella testa perché quello che rimane di più è ciò che si fa. Se ripeti e fai e ripeti e fai è la cosa che conta di più. Le parole aiutano, ma i consigli dati non restano quanto il fare e rifare le cose. E’ un po' come dire a uno che deve fare un vestito come deve procedere, ma se poi non taglia e non cuce non riuscirà mai a fare un vestito”.

Magari, prima o poi, al Torino ci sarà un altro Sala?
“Il sogno del nonno è che giochi a calcio a certi livelli, però poi il sogno veramente è che continui a giocare a calcio, in serie D, in promozione, in Serie C e non conta in quale categoria perché l’importante è che giochi a calcio e, soprattutto, che faccia sport e che si diverta e che il tempo lo impegni sempre di più nello sport. E’ l'augurio che fanno i nonni”.