Juric torna in sella e si presenta a Bergamo. Con una eredità pesante da gestire

Ivan Juric torna in sella dopo un'annata sciagurata. Una media punti di 1,25 con la Roma, in una città che era devastata dopo l'addio di Daniele De Rossi, con polemiche che solo Claudio Ranieri è riuscito a gestire. 0,29 con il Southampton che, da par suo, ha gestito per 14 partite. Facendo incredibilmente meglio di Russell Martin che, iniziando la stagione, ha fatto gli stessi punti di Juric (4) in 16 partite. Una classifica inglese dice che Juric è stato il peggior allenatore della Premier League, senza contare che ci sia stato uno che, con la stessa squadra, ha fatto anche peggio, potendo iniziare il campionato.

È evidente che Juric abbia fatto due scelte sballate. Andare a Roma in quel momento era come saltare nella bocca di un leone. Il Southampton era già praticamente retrocesso, ma c'era la fretta di scordare l'amarezza capitolina.

Adesso però ha dietro una società che non cambiava allenatore da 9 anni. Pro e contro, perché se da una parte c'è il tempo per lavorare, dall'altra c'è l'eredità, pesantissima, di Gian Piero Gasperini. Il suo mentore che, a Bergamo, ha cambiato il modo di pensare: dalla salvezza, dall'ascensore fra la A e la B con qualche capatina sporadica in Europa, ecco la Champions, la vittoria dell'Europa League nel 2024, l'abitudine a rimanere nelle prime posizioni. Juric ha lasciato il Torino perché non poteva puntare ai primi sei-sette posti. Con l'Atalanta dovrà farlo per forza.