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Niederauer: "Lavoriamo per portare più tifosi allo stadio, siamo consapevoli che c'è tanto da fare. Con il Pisa il primo vero match di squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 6 ottobre 2022, 14:43Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it
fonte Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol

Niederauer: "Lavoriamo per portare più tifosi allo stadio, siamo consapevoli che c'è tanto da fare. Con il Pisa il primo vero match di squadra"

Il presidente Duncan Niederauer ha parlato questa mattina in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni per fare il punto in casa Venezia.

L’avvio di stagione:

“Quando si comincia una nuova stagione dopo la retrocessione bisogna adattarsi e l’adattamento è una sfida più mentale che fisica. I giocatori devono rientrare nella consapevolezza di essere in Serie B e questo può creare difficoltà in avvio di stagione. Le prime partite servono anche per conoscersi come gruppo e riprendersi dall’euforia della Serie A. Il primo match vero come squadra è stato quello con il Pisa, al di là del risultato abbiamo fatto il nostro gioco. La gara con il Cagliari ha sicuramente visto il gruppo migliore della stagione, ho ritrovato una squadra coesa e con una forte identità, ha le carte in regola per fare bene in questa stagione di Serie B”.

Ancora presto per parlare di obiettivi per questo Venezia?

“Non è presto per parlare di obiettivi nel senso che la qualità della rosa è tale che ci consente di pensare di essere nella parte alta della classifica a fine stagione. Il lavoro di questa estate puntava a tenere giocatori importanti della passata stagione e che hanno deciso di dare fiducia restando, acquisendo poi giocatori che hanno mostrato qualità importanti come Pohjanpalo o Cheryshev. Ci sono elementi ancora ulteriori nel progetto a lungo termine che c’è nel Venezia FC come realtà. C’è la Primavera che è partita bene e sono sicuro continuerà così. Per la prima volta abbiamo una selezione U18, che ha battuto i pari età dell’Inter per 4-0. C’è poi la squadra Femminile, più gli investimenti infrastrutturale che riguardano il Taliercio allo stadio, come vedete obiettivi anche a lungo termine ce ne sono”.

Come procedono i lavori al Taliercio?

“Ho visitato il cantiere con mia moglie nel pomeriggio di ieri a distanza di circa un mese dall’ultima volta. Per l’edificio principale ci sono progressi importanti, riteniamo che la prima squadra possa occuparlo già da fine anno solare, mentre per gli uffici dello staff siamo a marzo 2023, avremo sei campi e anche quelli stanno andando bene. Dovremmo avere per l’anno prossimo gli spazi pronti per tutte le squadre”.

Per il discorso stadio nuovo come procedono le cose? Come vede i dati sull’affluenza in queste partite casalinghe?

“Per lo stadio ho parlato con il sindaco la scorsa volta che sono stato in Italia. Attualmente vediamo il Penzo come nostra casa nel futuro prossimo. Ovviamente però siamo aperti a valutare di entrare a far parte del complesso sportivo che sarà il nuovo stadio quando saranno ultimati i lavori. Mi chiedo tutti i giorni come migliorare, mi rendo conto che arrivare al Penzo sia oggettivamente difficile. Prima del mio arrivo i numeri non erano eccezionali, l’anno scorso c’è stato un po’ un unicum perché eravamo in Serie A. I dati sull’affluenza di quest’anno sono un po’ deludenti e la soluzione per questo è vincere e giocare meglio come squadra. In più vanno coinvolti i tifosi e le nostre recenti iniziative vanno in questo senso, stiamo incontrando i tifosi e lo rifaremo in futuro, i ragazzi hanno fatto un giro per la città quando è stato aperto il nuovo store incontrando i tifosi, sono tante le iniziative in questo senso. La partita di sabato sarà un banco di prova importante. Dal punto di vista sportivo troviamo una squadra che sta facendo molto bene in campionato. In secondo luogo, ci si aspetta che i baresi saranno più di 1500. Se loro riescono a superare le difficoltà in così tanti evidentemente ci può essere una risposta anche da parte dei nostri tifosi in questo senso”.

Dal suo punto di vista come mai gli americani guardano sempre più all’Italia per gli investimenti sul calcio? Gli USA come stanno vivendo l’arrivo dei Mondiali 2026?

“In generale questo momento ci sono tanti investimenti nello sport professionistico perché si inizia ad avere contezza dei numeri che una società sportiva professionistica può dare a livello di marketing e brand. Per quanto riguarda gli investitori americani, una proprietà nel campionato MLS è più costosa che in Italia, c’è anche una questione di budget. Per quanto riguarda me credo nel progetto Venezia perché io e mia moglie adoriamo questa città e non abbiamo mai pensato ad altre destinazioni. Per la prospettiva dei tifosi, in America è un grande momento di espansione per il calcio. Il limite è che ci sono tanti altri sport che hanno alta popolarità, come il football americano, il basket o il baseball, quindi il tifoso americano ha tanta scelta. Una cosa che vorrei vedere di più nel calcio europeo ed italiano è l’aumento di popolarità del calcio femminile, che negli USA ha popolarità anche grazie ai successi della selezione nazionale. Da parte nostra ci sono grandi investimenti lì per portare la squadra femminile ai massimi livelli, sarà un percorso lungo ma l’ambizione è quella”.

Ci sono rimpianti per la cessione di Mazzocchi visto il suo andamento?

“Gli ho scritto dopo aver avuto notizia della sua convocazione in Nazionale, mantengo con lui lo stesso rapporto che ho con Forte. Ho un bellissimo rapporto con loro. Non si può parlare di rimpianti perché il passato è il passato e bisogna guardare avanti. Mazzocchi è stato aggiunto alla rosa dopo la retrocessione del Perugia in Serie C e si è rivelato un giocatore importantissimo nell’anno in cui è arrivato e con un futuro brillante. Non ho fatto altro che accontentare le sue richieste, il suo agente aveva già chiesto ripetutamente di spostarlo da un’altra parte. Riteniamo che l’anno in cui è arrivato si sentisse parte della famiglia del Venezia e poi abbia preferito guardare ad altri lidi. Il trattamento è stato lo stesso rispetto ad altri, abbiamo provato a farlo restare e a convincerlo ma lui e il suo agente guardavano altrove. Per quanto riguarda le parole di Collauto nello specifico no comment, ho parlato con Mattia perché ritengo che da parte sua siano state dette cose non vere e di fatto rimane un dipendente del Venezia, è una questione interna che verrà risolta internamente. Dal punto di vista delle questioni relative al suo contratto prevedeva che se fosse stato sollevato dall’incarico di direttore sportivo sarebbe rimasto come dipendente dell’area sportiva. Il concetto è che se non si è più dipendenti della società in nessun modo si può dire ciò che si vuole perché sono opinioni, se si è dipendenti il discorso cambia”.

Di nuovo sui tifosi:

“Vi prometto che lavoreremo duramente tutti i giorni, siamo consapevoli che c'è ancora molto da fare. Si lavora duramente tutti i giorni per arrivare al risultato di portare quanti più tifosi possibile allo stadio. La location è bellissima, si cercano sempre nuovi modi per avvicinare ancora di più la gente allo stadio. Abbiamo aperto un settore agli studenti universitari, vengono anche molti turisti perché adesso conoscono la società grazie alla campagna di lancio delle magliette, in generale l’obiettivo è far sentire i giocatori sempre più supportati. In verità preferirei che i veneziani fossero così tanti da dover dire di no ai turisti, ma in questo momento vogliamo far conoscere il Venezia FC a quante più persone possibili. Stiamo studiando tante iniziative, anche il biglietto integrato per il trasporto pubblico e anche la possibilità di portare un amico allo stadio per pochi soldi in più rispetto al biglietto iniziale”.

In altre realtà straniere si vedono tanti turisti andare allo stadio:

“Noi abbiamo la fortuna rispetto a tanti altri club di Serie B che magari hanno la base in città in cui normalmente i turisti non andrebbero, in generale i turisti pensano che Venezia sia una città che va visitata e il Penzo diventa una delle tante attività e attrazioni che si possono vedere in una città già bellissima”.