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Ascoli-Vicenza, Dionisi: "Dobbiamo dare il massimo per la salvezza"
lunedì 5 aprile 2021, 17:50Focus
di Redazione TuttoAscoliCalcio
per Tuttoascolicalcio.it

Ascoli-Vicenza, Dionisi: "Dobbiamo dare il massimo per la salvezza"

Federico Dionisi ha commentato in conferenza stampa la vittoria dell'Ascoli contro il Vicenza: "L'esultanza sul gol? Fa parte del gruppo. Mi ha fatto i capelli Simeri e stavamo scherzando su questo. Sta a significare che gruppo siamo, che siamo uniti, un gesto per il gruppo venuto dal cuore. E' stato bello, da il senso di quello che siamo. Simeri ha fatto i danni un po' a tutti. Era importante tornare alla vittoria e dare quel segnale dopo Cosenza".

Eri arrabbiato a fine gare: "No, stanco e contento".

Sul gol: "L'azione è partita male. Abbiamo fatto una buona transazione offensiva, ho sbagliato lo stop, la palla mi è rimasta sotto e potevo solo tirarla forte. In partenza dovevo stoppare meglio la palla ma va bene cosi".

Come ha reagito il gruppo dopo il Cosenza: "Ci siamo confrontati tra di noi, le piccole cose che non andavano bene. Il confronto ha portato a ricompattarci. E' stato un ritiro giusto per ritrovarci. Abbiamo risposto sul campo, ma ora dobbiamo dare il massimo per la salvezza".

Salvezza diretta o playout: "Mi devo salvare. Non mi interessa se non l'obiettivo finale".

Un pò di tensione nel finale: "C'è stato un diverbio prolungato anche per colpa mia. Ci sono state dinamiche nella partita con Valentini, ma io sinceramente volevo chiedergli scusa, io prima di retrocedere devo morire. Lo spirito nostro dev'essere questo, non dobbiamo mollare ma combattere ogni centimetro. Mi sono scusato anche con Di Carlo perchè sono andato anche oltre, ma siamo rimasti nel limite della sportività. Finita la partita finisce tutto li. L'importante era riconquistare i tre punti".

E' stato il gol più importante per te: "Il prossimo è il più importante. Ancora è lunga e non sarà semplice".

Tecnica psicologica parlare all'avversario durante la partita: "Sono sanguigno, sono pronto a combattere e mi stimola anche il fatto di avere un duello semplicemente verbale. Va gestito, rischi di prendere l'ammonizione che penalizza la squadra. Non lo faccio di proposito. Sono tranquillo fuori dal campo, non eccedo mai in nulla, ma dentro il campo mi trasformo. Vivo la partita a 360 gradi".