
L'Atalanta piange Oliviero Garlini, addio al bomber che conquistò Bergamo
Una triste notizia scuote il mondo atalantino: Oliviero Garlini, indimenticato attaccante nerazzurro degli anni Ottanta, si è spento oggi all’età di 68 anni dopo aver combattuto a lungo contro una grave malattia. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo in chi lo aveva amato in campo e fuori, ammirandone la grinta e la passione sempre dimostrate con i colori della Dea.
LE GLORIE NERAZZURRE – Originario di Stezzano, dove era nato il 4 marzo 1957, Garlini approda all'Atalanta nell’estate del 1987. Con la maglia nerazzurra si mette subito in luce diventando protagonista di una stagione straordinaria in Serie B: 17 gol in 34 partite di campionato, a cui aggiunge 2 reti in Coppa Italia e 3 reti europee in 6 presenze nella storica cavalcata della Coppa delle Coppe. Indimenticabile la rete nella semifinale contro il Malines, che pur non bastando a evitare l'eliminazione, rimane impressa nella memoria dei tifosi bergamaschi.
UN GIRO D’ITALIA PRIMA DI BERGAMO – Prima di lasciare il segno indelebile a Bergamo, Garlini aveva vissuto importanti esperienze in diversi club italiani. Cresciuto nel Como, aveva poi militato tra le altre con Empoli, Nocerina, Fano e Cesena, oltre a prestigiose parentesi con Inter e Lazio. Dopo aver contribuito alla promozione dell’Atalanta in Serie A, nella stagione 1988/1989 rimane con i bergamaschi solo nella prima parte, raccogliendo quattro presenze e segnando un gol, prima del passaggio all’Ancona.
L’ADDIO AL CALCIO E UNA NUOVA VITA – Dopo aver chiuso la sua carriera da calciatore tra Ascoli, Ravenna e Corbetta, Garlini non ha mai abbandonato il mondo del calcio. Si è dedicato prima all’allenamento e poi ai ruoli dirigenziali di diverse squadre bergamasche. Una parentesi significativa come Team Manager al Padova, nei professionisti, testimonia ulteriormente il suo attaccamento viscerale al pallone.
L'EREDITÀ DI GARLINI – Con la scomparsa di Oliviero Garlini, Bergamo perde un uomo che ha scritto una pagina importante della sua storia calcistica. Resta viva e indelebile l’immagine di quel bomber instancabile, capace di far esultare una città intera. Il ricordo dei suoi gol, soprattutto quelli decisivi nelle notti europee, continuerà a risuonare forte nel cuore dei tifosi nerazzurri. Addio Oliviero, Bergamo non dimentica.







