
Sette meraviglie per una serata da leggenda: l’Atalanta U23 non è più una sorpresa
Ci sono partite che diventano pietre miliari, istantanee perfette che rimangono scolpite nella memoria collettiva di un club. Quella disputata dall’Atalanta Under 23 a Caravaggio, nel primo turno nazionale dei playoff contro la quotata Torres, entra di diritto in questa speciale categoria. Non solo per il risultato, un clamoroso e indiscutibile 7-1, ma soprattutto per il modo in cui la squadra nerazzurra ha imposto la sua legge in campo: dominio assoluto, padronanza tecnica, convinzione feroce e spensieratezza giovanile trasformate in autentica poesia calcistica.
1009362Non ci si lasci ingannare dalla semplicità con cui i ragazzi di Francesco Modesto (squalificato, sostituito da Gamberini in panchina) hanno demolito una formazione di altissimo livello, costruita con un budget importante e con un unico chiaro obiettivo: il salto in Serie B. L’entità del risultato non è figlia della casualità, bensì della mentalità con cui questa squadra sta affrontando una fase cruciale della stagione. È qui che va sottolineato l’aspetto più significativo di questo exploit: l’Atalanta U23 sta crescendo sotto i nostri occhi con una consapevolezza e una maturità straordinarie.
Dominic Vavassori merita un discorso a parte: una tripletta sontuosa, impreziosita da giocate da campione vero, un talento cristallino che fa a pezzi le linee difensive avversarie. Ha preso per mano la squadra con una personalità straripante, aprendo la strada a un trionfo che ora, con il senno di poi, appare inevitabile. E la scelta di inserire Cassa a gara in corso si è rivelata magistrale, confermando la profondità e la qualità della rosa a disposizione. Anche per lui una tripletta, a dimostrazione che i nerazzurri non solo hanno talento in campo, ma anche una gestione tecnica lucida e brillante.
Impossibile non soffermarsi anche su Vanya Vlahovic, autore del suo 23esimo gol stagionale, il terzo consecutivo nei playoff. Un bomber che sa sempre dove posizionarsi, che sa come colpire, un giocatore che rende semplice ciò che è complesso. La continuità di Vlahovic è la certificazione definitiva che questa squadra è pronta per palcoscenici ancora più importanti. Non più una sorpresa dunque, ma una certezza del calcio italiano.
La Torres, va detto, è parsa incapace di reagire, forse annichilita dallo tsunami nerazzurro che in meno di un’ora di gioco aveva già sigillato il risultato. Gli spazi concessi nella vana ricerca di una rimonta impossibile hanno facilitato il compito dei ragazzi di Modesto, ma sarebbe ingiusto attribuire solo a questo elemento una vittoria che invece è frutto di programmazione, visione e soprattutto di lavoro quotidiano. L’Atalanta U23 ha messo sul piatto tutto quello che serve per vincere: tecnica, velocità, tattica e soprattutto fame.
Questo 7-1, destinato a entrare nella storia del club e della categoria, lascia pochi dubbi sul futuro del doppio confronto: la qualificazione è praticamente in cassaforte. Ma guai a fermarsi qui, a cullarsi sugli allori di una notte perfetta. Il percorso è ancora lungo, ma la strada tracciata è quella giusta. Modesto ha costruito una macchina perfetta, una squadra che non conosce limiti, capace di divertire e di convincere. Ed è proprio questo il segreto più prezioso di un progetto Under 23 che, serata dopo serata, sta dimostrando a tutta Italia che il futuro è già adesso.







