
De Roon, futuro da allenatore? "Prima finisco in campo, poi ne parlo col Gasp"
In occasione della terza serata del torneo organizzato dall'Accademia dello Sport per la Solidarietà, Marten De Roon ha vestito i panni da protagonista anche fuori dal campo. Il capitano nerazzurro, cittadino onorario di Bergamo e uomo simbolo dell'Atalanta di Gasperini, ha raccontato il suo profondo legame con la città, la squadra e i tifosi, e ha aperto uno spiraglio intrigante sul suo possibile futuro da tecnico. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Marten, ormai il tuo legame con Bergamo va ben oltre il campo. Cosa ti ha fatto innamorare così tanto di questa città?
«Bergamo mi ha conquistato per il forte senso di comunità e per il rapporto speciale che esiste tra la squadra, i tifosi e tutto il territorio. È una città che ti fa sentire importante, che ti coinvolge in ogni momento. Camminare per strada significa ricevere un complimento, un saluto, una richiesta di foto: è qualcosa di unico. Dal primo giorno mi sono sentito accolto come a casa, e ormai penso che resterò qui per sempre».
Tanti tifosi ti vedono già come un possibile successore di Gasperini. Ti vedi davvero come allenatore un giorno?
«Beh, prima devo giocare ancora qualche anno (ride, ndr). È vero, qualcuno me l'ha già chiesto, ma fare l’allenatore è molto diverso dall'essere calciatore. Oggi arrivo al campo, mi alleno e poi vado via. Un tecnico invece deve studiare le partite, preparare la squadra, analizzare ogni dettaglio: è una responsabilità diversa e impegnativa».
Hai già parlato di questo percorso con Gasperini?
«Sì, ci siamo confrontati qualche volta su questo tema. Non so ancora se sono pronto per una simile avventura, però non escludo che, terminata la carriera da giocatore, possa intraprendere il percorso per diventare allenatore. Potrebbe essere interessante provare e vedere cosa succede».
Chiudiamo con una battuta: cosa rende davvero unica questa squadra e questa città per un calciatore come te?
«La crescita costante, l’ambizione di sognare sempre più in alto. Abbiamo raggiunto risultati straordinari e continueremo a provarci con tutte le nostre forze. Ma quello che rende tutto speciale è proprio il fatto che qui mi sento parte integrante di qualcosa di grande, qualcosa che va oltre il calcio».
Un capitano innamorato e forse un futuro tecnico: Marten De Roon è diventato uno dei simboli più profondi di una città che vive e respira calcio. Il suo percorso a Bergamo sembra destinato a non finire mai, nemmeno quando smetterà di indossare le scarpette.







