
Juric, una rivoluzione silenziosa per l’Atalanta
Un passaggio epocale, una scelta che non ammette ripensamenti. L'Atalanta oggi presenta ufficialmente Ivan Juric: il croato eredita un'eredità pesante da Gian Piero Gasperini e proverà a proseguire un ciclo vincente mantenendo viva la filosofia nerazzurra, pur inserendo elementi nuovi e una rinnovata energia tattica.
LA SCELTA - Non si tratta di una semplice sostituzione - sottolinea La Gazzetta dello Sport -, bensì di una scelta fortemente condivisa dai vertici nerazzurri. Questo pomassimo, alle 17 a Zingonia, Juric sarà accolto dai Percassi e da Stephen Pagliuca, presenza quest’ultima significativa e non casuale, segno evidente di quanto il nuovo corso sia voluto unanimemente dalla proprietà.
IL PROGETTO - Juric non arriva in un ambiente da ricostruire. Al contrario, eredita una struttura societaria solida e stabile, con principi chiari che hanno permesso all’Atalanta di diventare una realtà affermata nel calcio europeo. Fondamentale in questa prima fase sarà anche il rapporto con Tony D’Amico, direttore sportivo con cui il croato ha già avuto ottimi risultati al Verona, e con cui nei prossimi giorni affronterà già i temi caldi di mercato.
UN CAMBIO IN CONTINUITÀ - Sebbene si parli di un nuovo ciclo, l’Atalanta punta a una transizione fluida. Juric porta con sé un calcio molto simile nella mentalità e nell’approccio a quello di Gasperini: aggressivo, dinamico, votato al pressing alto e alla rapidità nel recupero del pallone. Questo renderà più agevole la sua integazione in una rosa che da anni gioca secondo questi principi, ma consentirà anche un naturale sviluppo e adattamento delle sue personali idee tattiche.
RETEGUI-SCAMACCA, NUOVA COPPIA D'ATTACCO? La vera novità, però, potrebbe emergere soprattutto in fase offensiva. Juric avrà finalmente a disposizione la coppia Scamacca-Retegui, duo che la passata stagione, per motivi fisici, non ha praticamente mai potuto esprimersi insieme. Proprio Gasperini aveva espresso la convinzione che i due potessero essere perfettamente compatibili: «Non vedo perché non possano coesistere. Scamacca può sfruttare fisico e tecnica dentro l'area, mentre Retegui può essere più coinvolto nella manovra», aveva dichiarato l’ex tecnico nerazzurro, anticipando scenari che adesso Juric potrà sviluppare già dal ritiro estivo.
EMPATIA E AMBIENTE - Non solo tattica: sarà decisiva anche la sintonia che Juric riuscirà a instaurare con l’ambiente bergamasco. Bergamo ha già dimostrato di poter accogliere con fiducia il nuovo allenatore, consapevole che serviranno tempo, pazienza e soprattutto compattezza per raggiungere risultati importanti. Questa empatia iniziale potrebbe essere l’arma in più in un’annata definita da tutti come “l’anno zero” atalantino.
Juric raccoglie un testimone pesante, ma non impossibile da sostenere. Toccherà a lui plasmare il nuovo volto dell'Atalanta, tra certezze consolidate e stimolanti novità: da oggi il croato è chiamato a lasciare il suo segno sul futuro nerazzurro. Bergamo attende, con la speranza che la rivoluzione silenziosa possa fare ancora una volta la storia.





