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Luca Percassi: "Il 2025? Emozioni uniche, vogliamo tenera alto il livello"
Oggi alle 07:15Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Luca Percassi: "Il 2025? Emozioni uniche, vogliamo tenera alto il livello"

Durante il tradizionale pranzo con la stampa, l'AD riavvolge il nastro di un anno leggendario ma avverte sui pericoli del futuro. Intanto a Zingonia si suda: Sulemana prova il recupero. Commozione per Mario: oggi i funerali del papà in Croazia.

Tra i calici alzati per celebrare un'annata che resterà scolpita nella pietra e la consapevolezza che nel calcio la memoria è corta, l'Atalanta saluta il suo 2025. Il tradizionale pranzo natalizio con i rappresentanti dei media non è stato solo un momento conviviale, ma l'occasione per Luca Percassi di tracciare, con la consueta lucidità, il bilancio di dodici mesi irripetibili e di fissare l'orizzonte per le sfide che verranno. Mentre nei saloni si respirava aria di festa, a Zingonia il motore della squadra continuava a girare a pieno regime, seppur velato dalla tristezza per il grave lutto che ha colpito uno dei senatori dello spogliatoio.

L'ORGOGLIO E LA TRAPPOLA – Le parole dell'Amministratore Delegato - riferisce la Rosea -  risuonano come un manifesto programmatico per la società. Nessun trionfalismo eccessivo, ma un orgoglio rivendicato con forza, temperato da un sano realismo bergamasco. «Anche il 2025 è stato un anno straordinario», ha sottolineato il dirigente nerazzurro, rievocando i brividi vissuti. «Abbiamo vissuto emozioni fantastiche che potremo raccontare in futuro». Tuttavia, il pericolo più grande si chiama appagamento. Percassi ha voluto lanciare un avvertimento chiaro a tutto l'ambiente: «Tante volte diamo tutto per scontato, ma non dobbiamo mai dimenticare da dove veniamo: scivolare indietro è un secondo, capita anche a realtà più grandi di noi. Il nostro scopo è tenere il livello sempre alto, sapendo che è veramente difficile».

QUI ZINGONIA – Se la dirigenza detta la linea politica, il campo richiede sudore - analizza La Gazzetta dello Sport -. La squadra non ha perso tempo ed è tornata a lavorare al Centro Bortolotti con una doppia seduta intensa. L'infermeria resta il luogo più frequentato e monitorato: Bakker, Djimsiti e Bellanova hanno proseguito con i rispettivi programmi personalizzati, lavorando ancora a parte. Filtra invece un raggio di speranza per Sulemana: il centrocampista ha svolto lavoro individuale sul campo e mette nel mirino la convocazione per la sfida contro il Genoa. Saranno decisivi i prossimi allenamenti per capire se potrà essere della partita.

UN ABBRACCIO OLTRE IL CONFINE – La giornata nerazzurra è però segnata anche dal dolore e dalla vicinanza umana. Grande assente al campo Mario Pasalic, volato in patria per l'ultimo saluto al padre, scomparso nei giorni scorsi. I funerali si svolgeranno oggi in Croazia e l'Atalanta ha voluto dimostrare, ancora una volta, di essere una famiglia prima che un'azienda: una delegazione ufficiale del club è partita per presenziare alle esequie e stringersi attorno al centrocampista in questo momento di profonda sofferenza.

Tra la gloria dei trofei e la durezza della vita, l'Atalanta chiude l'anno ricordando a tutti che, per restare grandi, servono testa, cuore e piedi ben piantati a terra.

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