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Corriere di Bergamo, Pietro Serina: "Mercato da 9: organico più forte e futuro appeso al caso Lookman"
Oggi alle 08:55Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Corriere di Bergamo, Pietro Serina: "Mercato da 9: organico più forte e futuro appeso al caso Lookman"

Rinforzi mirati, nessun ridimensionamento e una rosa più profonda della scorsa stagione. Ora tocca a Juric dare risposte: Champions l’obiettivo dichiarato.

C’è chi teme un ridimensionamento, e chi invece legge tra le righe un segnale di crescita. Guardando al bilancio del mercato appena chiuso - analizza Pietro Serina per il Corriere di Bergamo -, l’Atalanta sembra aver scelto la seconda strada. È partito un solo titolare pesante, Retegui, rimpiazzato da Krstovic. Sono rimasti in nerazzurro i pezzi pregiati, da Lookman a Scalvini, passando per Scamacca. E in mezzo al campo è arrivato Musah, profilo internazionale che alza ulteriormente la qualità.

IL CASO LOOKMAN – L’argomento più delicato resta l’attaccante nigeriano. Rimasto a Bergamo, parteciperà agli impegni con la Nigeria prima di rientrare. A quel punto, se non ci saranno sviluppi da Arabia o Turchia (mercati ancora aperti), si capirà se deciderà di rientrare in gruppo, chiedere scusa e magari trattare un rinnovo, o se continuare a forzare la mano rischiando di restare ai margini per due anni, con un contratto valido fino al 2027. Una scelta di campo e di carriera che non ammette vie di mezzo.

ZALENSKI, MOSSA AUTONOMA – Nei giorni scorsi si era parlato di un possibile legame con la vicenda Lookman-Inter. In realtà Zalewski è arrivato indipendentemente, in un’operazione che ha sollevato discussioni sul prezzo, ma che garantisce al tecnico una pedina pronta e versatile per la corsia mancina.

MUSAH E IL CENTROCAMPO – L’arrivo dell’americano completa il pacchetto di metà campo. Non sostituisce Brescianini, lo integra. È un giocatore esplosivo, con gamba e resistenza, capace di adattarsi anche da esterno destro in caso di necessità. Non è un finalizzatore, ma è uno di quelli che ti danno ritmo, equilibrio e duttilità.

DIFESA, SCELTA DI CONTINUITÀ – Sul reparto arretrato la società ha scelto di non forzare. Con Djimsiti, Hien, Kossounou e Scalvini, più il rientro di Kolasinac a novembre, il giovane Ahanor e la possibilità di arretrare De Roon, gli uomini ci sono. Inserire un ottavo centrale avrebbe solo ridotto lo spazio al talento ivoriano, su cui l’Atalanta ha investito molto.

IL QUADRO GENERALE – La lista UEFA è perfetta, senza esclusioni dolorose. Rispetto all’anno scorso, ogni uscita ha avuto un sostituto: Sportiello per Rui Patricio, Ahanor per Posch, Zalewski per Ruggeri, Bernasconi per Palestra, Musah per Sulemana, Kamaldeen per Cuadrado, Krstovic per Retegui. E soprattutto, Juric può contare su un Scamacca finalmente integro.

ORA TOCCA A JURIC – Le mosse della società hanno rafforzato la rosa, adesso la responsabilità passa all’allenatore. Le prime due giornate di campionato hanno lasciato dubbi, ma a Bergamo la pazienza non manca. L’obiettivo è chiaro: giocarsi un posto in Champions League, con la convinzione che questa Atalanta, se Lookman tornerà al centro del progetto, sia addirittura più forte di quella che l’ha preceduta.

L’Atalanta esce dal mercato con una rosa profonda, completa e ambiziosa. I tifosi possono guardare avanti con fiducia: adesso serve solo che la mano di Juric trasformi il potenziale in risultati concreti.