Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / atalanta / Primo Piano
Dea, la vittoria col Lecce non basta: il PSG dirà la veritàTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Dea, la vittoria col Lecce non basta: il PSG dirà la verità

La prima gioia di Juric porta segnali incoraggianti, ma servono conferme. A Parigi più che il risultato conterà capire quanto può crescere questa squadra

Quattro gol al Lecce e il primo sorriso per Juric sulla panchina dell’Atalanta. Ma basta questo per dire che i problemi sono risolti? Probabilmente no. L’avversario era troppo modesto per trarre conclusioni definitive e, soprattutto nella prima mezz’ora, la Dea ha riproposto le stesse difficoltà viste contro Pisa e Parma: poca intensità, poche idee, difficoltà nel creare gioco. Poi il gol di Scalvini ha cambiato tutto, liberando la squadra e trasformando la fatica in entusiasmo.

PSICOLOGIA O GAMBE? – Se il blocco era mentale - scrive L'Eco di Bergamo -, il successo sul Lecce potrebbe davvero aver rappresentato una svolta: lo stadio ha visto una squadra liberata dai fantasmi, capace di divertirsi e divertire. Se invece la questione era fisica, una sola partita non basta a decretare la rinascita. Le gambe sono sembrate più leggere, ma la prova del nove resta da fare.

IL TEST PIÙ DURO – E qui arriva la complicazione. Per capire se l’Atalanta è guarita, servirebbe una partita “normale”, contro un avversario da campionato. Invece mercoledì c’è il PSG al Parco dei Principi, il peggior contesto possibile per misurare certezze appena ritrovate. Una gara che l’Atalanta non può affrontare solo pensando al risultato: nella nuova Champions i passi falsi sono ammessi, ma servono risposte concrete sul piano del ritmo, dell’intensità e della personalità.

I SEGNALI DA COGLIERE – L’Atalanta che si è vista domenica ha dato comunque indizi interessanti: De Ketelaere si è sbloccato con una doppietta da leader, Scalvini è apparso più sicuro, Zalewski ha confermato di essere già fondamentale. Krstovic deve ancora trovare la via del gol, ma ha dato assist e presenza. E restano in attesa i rientri di Scamacca ed Ederson, senza dimenticare la questione Lookman.

GUARDANDO AVANTI – Il PSG non è più la corazzata devastante vista a maggio nella finale contro l’Inter e arriva all’appuntamento senza stelle come Dembélé e Doué. Ma resta un ostacolo enorme. Per l’Atalanta, più che pensare a “sopravvivere”, l’obiettivo sarà uscire con segnali di crescita e consapevolezza. Perché la vera Dea, quella che Juric sogna, è ancora tutta da scoprire.

© foto di TuttoAtalanta.com