
Atalanta a Parigi, sfida al PSG campione d’Europa: Juric cerca l’impresa con una Dea rimaneggiata
Pep Guardiola aveva paragonato il giocare contro l’Atalanta a una visita dal dentista. Per i tecnici del PSG, la metafora è ancora più estrema: nel 2020 Thomas Tuchel guidava i francesi con il piede ingessato, oggi Luis Enrique si presenta con una clavicola fratturata. Una curiosa coincidenza che accompagna la sfida del Parco dei Principi, ma che non deve illudere: a rischiare di uscire malconcia, almeno sulla carta, è soprattutto la Dea.
DAL LECCE AL PSG – La vittoria di domenica contro il Lecce ha restituito ossigeno e fiducia a Juric, ma nessuno a Bergamo si illude che il PSG sia un avversario paragonabile. Quella di Parigi è la gara più proibitiva di questa fase a gironi, anche più della sfida con il Chelsea campione del mondo, che però si giocherà a Bergamo e quindi con equilibri più vicini. La squadra ha mostrato progressi in termini di gioco e carattere, ma il lavoro del nuovo tecnico è solo all’inizio e la sfida con i campioni d’Europa rappresenta un banco di prova di livello superiore.
PSG DA DIFENDERE, DEA DA SCOPRIRE – Luis Enrique ha chiarito: l’obiettivo è il bis, da iniziare con il piede giusto davanti al proprio pubblico. I parigini arrivano con assenze pesanti (fuori Dembélé e Doué, in dubbio Kvaratskhelia) ma con alternative di qualità come Barcola e Gonzalo Ramos. Pressing alto, possesso e ritmo restano i tratti distintivi di una squadra che sa di dover vincere anche per non complicarsi il cammino, visto che alla seconda giornata la trasferta sarà al Camp Nou contro il Barcellona.
ATALANTA RIMANEGGIATA – Juric deve invece rinunciare a pedine fondamentali - presenta il match L'Eco di Bergamo -: Lookman, Ederson, Kolasinac e Scamacca. L’ossatura della squadra campione d’Europa League è ridotta, ma il tecnico croato non si perde d’animo e trasforma le difficoltà in opportunità. Toccherà a volti nuovi e giovani dare risposte di maturità, confermando i progressi visti contro il Lecce. Non è escluso che Juric decida di modificare il tridente offensivo fin qui dogmatico, scegliendo una versione più prudente, compatta e pronta a colpire in verticale negli spazi lasciati dai francesi.
Per il PSG sarà la prima da detentore davanti ai propri tifosi, per l’Atalanta la serata più difficile ma anche la più stimolante. Tra infortuni, debutti e soluzioni tattiche da reinventare, Juric chiede ai suoi coraggio e disciplina. Parigi, in fondo, può valere una mossa a sorpresa.





