
Lookman, il campione perduto e ritrovato: Bergamo lo aspetta
C’è un filo sottile che divide il perdono dalla pretesa. Ed è quel filo che Ademola Lookman oggi dovrà percorrere davanti al popolo nerazzurro. La vicenda estiva, fatta di incomprensioni, tentazioni di mercato e allontanamenti pesanti, ha lasciato tracce profonde nel cuore dei tifosi atalantini, spaccando l’opinione pubblica tra chi avrebbe voluto voltare pagina e chi, invece, non ha mai smesso di credere che il nigeriano potesse ancora trascinare la Dea.
Stasera, contro il Bruges, Lookman torna dal primo minuto. È la prima volta che Ivan Juric lo schiera titolare in questa stagione, scegliendo un’Atalanta che punta tutto sulla trazione offensiva: due punte vere – Krstovic e Lookman – con Pasalic in veste di trequartista. Un sistema che sa di coraggio e di fiducia, ma anche di messaggio chiaro al giocatore: adesso tocca a lui.
La Curva lo guarderà con un misto di emozione e diffidenza. L’impatto con i tifosi sarà decisivo: applausi o fischi, cori o silenzi, dipenderà dalla sua capacità di farsi perdonare non con le parole, ma con le giocate. Un campione non si giudica per le promesse, ma per i gol, per le accelerazioni, per i momenti in cui decide la partita.
Lookman è stato, è e può essere ancora un simbolo di questa Atalanta. Ma ora deve dimostrarlo. È un campione da ritrovare, un campione da perdonare, ma soprattutto un campione che non può più permettersi di deludere. La stagione della Dea passa anche e soprattutto dal suo piede destro.






