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Marani e la sua visione della Serie C: i club si prenderanno le loro responsabilità?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 11:04Serie C
di Luca Bargellini

Marani e la sua visione della Serie C: i club si prenderanno le loro responsabilità?

Matteo Marani, dalle colonne di Tuttosport, lancia un messaggio chiaro: la Lega Pro resta un campionato affascinante ma fragile, soprattutto sul fronte economico. I casi di Taranto e Torre del Greco, con le situazioni ancora da definire a Lucca, Trieste, Messina e Foggia, rappresentano le crepe di un sistema che fatica a garantire stabilità e regolarità sportiva.

Le nuove norme imposte dalla FIGC in tema di iscrizioni vanno proprio nella direzione opposta a queste criticità. “Meglio un’estate calda e un inverno più tranquillo” è il diktat per la stagione 2025/2026.

Marani ha ribadito anche il suo no al taglio del numero delle squadre, definito “una foglia di fico”, utile solo a mascherare il vero nodo del torneo: la sostenibilità economica.


Infine, il presidente ha invitato i suoi 60 club a non iscriversi al campionato se non in grado di sostenerlo, “per il bene del campionato, degli avversari, ma anche di loro stessi”, e a promuovere un rinnovamento nei quadri dirigenziali, per puntare al futuro con una visione nuova.

Ed è proprio su questi ultimi due punti che probabilmente occorre soffermarsi. Marani, forte del suo passato da giornalista, ha scelto di lanciare un messaggio positivo al proprio universo: una sorta di presa di responsabilità, tanto individuale quanto collettiva.

Questo mondo, quello del calcio, sia esso di Serie A o di Serie C, alla responsabilità collettiva non ha mai voluto credere. “Mors tua vita mea” è il mantra del pallone nostrano da sempre. E probabilmente per sempre. Perché, in fondo, per molti c’è più soddisfazione nel vedere affondare qualcun altro con sé, piuttosto che nel trovare un esempio da seguire, raggiungere, emulare. O, magari, superare.