
Adžić, benedizione dal Genio Savićević: "Lui come me? Dipende se gioca"
Quando metti a segno un super gol in una sfida guardata in tutto il mondo come Juventus-Inter, è inevitabile che poi i paragoni con certi grandi giocatori del passato si sprechino. In questi giorni il montenegrino Vasilije Adžić ha visto il proprio nome accostato anche a quello di Dejan Savićević, il Genio che per anni ha deliziato i tifosi del Milan con le sue giocate e che oggi ricopre la carica di Presidente della Federazione calcistica del Montenegro.
Ma si tratta di un paragone consono, al netto delle differenze di caratteristiche fra i due? A questa domanda ha risposto il diretto interessato, Savićević, intervenuto in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com per parlare di lui e di Nikola Krstovic.
Adzic ha fatto un gran gol in un match come Juventus-Inter. Ha sorpreso anche lei il suo impatto?
"Per me, il gol di Adžić non è una sorpresa, perché ha segnato gol simili quando era in Montenegro, con la maglia dell'FK Budućnost e con le nazionali giovanili. Ha tecnica, tanta fantasia, abilità e talento. E sa calciare, cosa che ha dimostrato al suo debutto nel calcio professionistico qui in Montenegro. Da questo punto di vista, il suo gol non mi sorprende affatto, perché so quali sono le sue possibilità".
Che livello può raggiungere in futuro, secondo lei?
"Il livello che può raggiungere è una questione completamente diversa. Tutto dipende da quante occasioni avrà di giocare. Il mio consiglio in passato è stato di cambiare ambiente lo scorso giugno e di trasferirsi, ad esempio, in una squadra italiana di metà classifica dove avrebbe giocato una trentina di partite a stagione e sarebbe stato titolare titolare, per poi tornare alla Juventus con un grande impatto. Non ha giocato molto per un anno o più, e dal momento che sono stato un giocatore, so cosa significa fare una pausa così lunga. Ora ha una possibilità: spero quindi che abbia più minutaggio. D'altra parte, più minuti e opportunità alla Juventus comportano una maggiore pressione che dovrà saper gestire. Il suo talento è innegabile. Se avrà abbastanza occasioni per giocare e crescere, potrà raggiungere alti livelli".
I paragoni con... Savicevic: sono esagerati?
"Dipende tutto da quante opportunità avrà di giocare. Se penso al percorso che ho fatto io, non ho mai avuto una pausa nella mia carriera prima di arrivare al Milan. Da quando avevo 18 anni, ero titolare, ho giocato il 90% delle partite per i club in cui giocavo. Ho saltato partite solo per cartellini o infortuni. Io ero costante, e Vasilije, nell'ultimo anno e mezzo, ha giocato meno, praticamente ha avuto una pausa, queste cose possono lasciare il segno in una carriera".
E a livello di caratteristiche?
"Lui è principalmente un centrocampista, mentre io ero più una mezzapunta, un individualista. Ha caratteristiche offensive, tira meglio di me, e io ero più bravo di lui nel dribbling. Siamo giocatori diversi, ma può sicuramente raggiungere un livello eccezionalmente alto, a patto che mantenga una continuità di gioco".
Che ne pensa di Krstović? Ha alzato il livello andando all'Atalanta, in futuro lo vede in club più grandi ancora?
"Dopo il Lecce, dove non è stato facile per lui giocare – la squadra ha lottato per la salvezza e si è salvata nell'ultimo turno – è riuscito ad attirare l'attenzione. Si è trasferito all'Atalanta, che rappresenta un gradino o anche due più in alto nella sua carriera, e deve dimostrare di nuovo il suo valore. Ha forza, è ancora giovane, ha potenziale e all'Atalanta deve sfruttare l'opportunità che gli è stata data. In Italia avete visto un altro esempio in tal senso".
A chi sta pensando?
"Di Mirko Vučinić ha avuto un percorso simile in Italia: si è messo in mostra al Lecce, poi è passato alla Roma, che ha rappresentato un gradino più in alto, e in seguito è arrivato alla Juventus, dove ha vinto titoli. Nikola si è guadagnato l'opportunità di mettersi alla prova in un club più grande con le sue prestazioni al Lecce e di dimostrare di poter essere un attaccante per i club più importanti".
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano