
Dal Parma... al Parma. Un mese e mezzo di nuovo Bari: per ora regna l'incertezza
C'è un filo comune che lega due partite diverse, giocate a distanza di tempo e con un Bari che nel frattempo ha cambiato profondamente il suo volto. Questo trait d'union fra la gara di Coppa Italia disputata con il Parma ad agosto e quella che gli uomini di Michele Mignani si troveranno ad affrontare domani al Tardini è rappresentato dall'incertezza che aleggia intorno al mondo biancorosso. In estate le incognite per Di Cesare e compagni erano rappresentate soprattutto da una rosa incompleta e da un gruppo che aveva avuto poco tempo per lavorare insieme: il tutto con effetti evidenti sul campo, visto lo 0-3 finale.
Oggi il Bari è sicuramente cambiato. Il mercato ha regalato al tecnico alternative in tutti i reparti ed una rosa sulla carta più profonda e competitiva, senza per questo aver donato certezze sicure su cui costruire la stagione, né tantomeno essere riuscito a spazzare via la sensazione che questa sia una squadra ancora da scoprire. Del resto lo stesso Michele Mignani, nel corso di queste settimane, non ha mai fatto a meno di predicare prudenza nell'ambiente, evidenziando come i tanti cambiamenti avvenuti in estate necessitino di tempo per essere assorbiti.
Questo anche perché quella rosa più profonda, fino ad ora, l'allenatore l'ha potuta usare con il contagocce. Davide Diaw è rientrato da pochissimo, Mattia Aramu e Gianluca Frabotta hanno avuto bisogno di tempo per entrare in condizione, mentre Malcon Edjouma ha dimostrato contro il Catanzaro di dover ancora prendere le misure alla categoria. E quindi, nonostante sia passato quasi un mese dalla fine del mercato, anche questa volta il Bari sfiderà il Parma con la consapevolezza di essere ancora una squadra in divenire.
Una cosa è certa: la piazza biancorossa si aspetta qualcosa in più rispetto alle ultime gare. Non aver perso è indubbiamente un fattore positivo, ma per un campionato di vertice è necessario cambiare rotta, evitare approcci negativi come quello visto domenica al San Nicola, alzare l'attenzione e l'intensità, crescere dal punto di vista offensivo. Al Tardini ci sarà un nuovo banco di prova: il Bari può restare impantanato nelle secche di metà classifica o sognare in grande. Per quest'ultima ipotesi, però, serve iniziare a carburare.







