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Benevento, Vigorito: "FVS a volte aiuta, altre no. Ma il calcio non si vince con tecnologia"TUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 14:49Serie C
di Luca Bargellini

Benevento, Vigorito: "FVS a volte aiuta, altre no. Ma il calcio non si vince con tecnologia"

Oreste Vigorito, presidente del Benevento, ha parlato a margine dell'inaugurazione del nuovo anno scolastico al 'Fermi' di Montesarchio, dell'attuale momento che sta vivendo il sodalizio giallorosso, dopo la vittoria conquistata a Siracusa. Il massimo dirigente, incalzato dalla stampa, ha toccato vari argomenti, a partire dalla presenza in società di De Falco, Padella e Melara, come raccolto dai colleghi di OttoPagine: "Di loro sapevo che erano stati tre calciatori di grande affidabilità e serietà. Da quando sono tornati, seppur in altre vesti, posso aggiungere che sono tre uomini veri. Con loro si può creare qualcosa di molto importante". Sul settore giovanile: "Sono arrivato a Benevento che si parlava molto di Palladino, il quale era stato nel settore giovanile del Benevento. Oggi qualcuno dovrebbe ricordarsi che nel nostro vivaio sono cresciuti almeno 45 calciatori che sono diventati professionisti, di cui almeno cinque che sono arrivati in Serie A. Se qualcuno lo ricordasse, allora farebbe bene a sé stesso e alla città, così come ai giovani per accendere quella fiammella di diventare calciatori. Il nostro vivaio è sicuramente tra i migliori del centro-sud". Sul FVS: "Nonostante abbia qualche anno sulle spalle, adoro il futuro e la tecnologia. A Casarano c'era un rigore netto per noi, ma l'arbitro ce l'ha tolto dopo averlo visto in video. È successo il contrario di ciò che ci si aspetta. Questo è uno strumento che a volte aiuta, altre no. Il calcio non si vince con i mezzi tecnologici, ma lavorando e aspettando con tranquillità ciò che può succedere. A questo sport abbiamo trasferito la nostra vita irrequieta. La mia idea di calcio è vedere una società che favorisce la crescita dello stare insieme, ma compatti. Se quando si perde devo stare solo, allora preferisco rimanerci. Quest'anno si è creata la giusta atmosfera. Le mie responsabilità le ho prese comprando 17 calciatori e tenendone sulle spalle altri dieci da me. Questo non significa buttare soldi, ma dimostrare l'amore per la città, per la squadra e per la tifoseria che ringrazio per il record di abbonamenti. Non parlo di ciò che dovrebbe fare la squadra. Posso solo dire che noi abbiamo fatto il massimo. Avete dato un voto alto al mercato, come l'anno scorso. Ricordatelo quando le cose non vanno bene, altrimenti sembra che i ciucci siamo solo noi della società. Noi stiamo operando con serietà, qualità, fatica, sudore e attenzione. È bastato perdere a Casarano per portare qualcuno a cambiare idea".