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Rolly se queda. Mandragora e Fiorentina pronti ad andare avanti insieme, all'insegna della meritocraziaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
ieri alle 13:00Copertina
di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it

Rolly se queda. Mandragora e Fiorentina pronti ad andare avanti insieme, all'insegna della meritocrazia

Se queda, o almeno così sembra. Al termine di un'estate fatta di spifferi di mercato, stalli su trattative che sembravano iniziate sotto i cattivi auspici e grossi silenzi, Rolando Mandragora e la Fiorentina dovrebbero continuare insieme. Condizionale d'obbligo, che potrà essere cancellato domani dalle parole di Daniele Pradè nella consueta conferenza di fine mercato. È indubbio che la sessione estiva della Fiorentina sia stata caratterizzata anche dal "caso-Mandragora", se di caso si può parlare. Anche perché adesso che le cose appaiono più chiare, la visione d'insieme della vicenda ci par suggerire che il pericolo di un divorzio non c'è mai seriamente stato.

Il rinnovo dovrebbe arrivare prossima settimana, alle cifre chieste dall'entourage del calciatore: 1,8 milioni l'anno fino al 2028, un nuovo contratto che porterà Mandragora ad adeguare un ingaggio in linea con l'importanza avuta nel triennio viola e a diventare di fatto una bandiera di questa squadra. Hanno insistito soprattutto su questo, Mandragora e i suoi agenti. Dare a Rolly quello che è di Rolly. Un "piccolo" aumento (da 1,6 milioni l'anno a 1,8) che sa di premio per quanto fatto e riconoscimento della centralità del calciatore nell'ecosistema Fiorentina. Non c'erano grosse pretese per Mandragora: l'offerta del Real Betis (4 milioni per il cartellino, rispedita subito al mittente da Pradè e i suoi) anche lui non l'ha mai presa in considerazione. Il desiderio del classe '97 è rimanere a Firenze, città dove ha trovato una stabilità e degli equilibri anche extra-campo, di fare ancora la differenza nella mediana viola nonostante la folta concorrenza.

E anche Stefano Pioli non può che fare i salti di gioia per questa decisione, perché uno della caratura di Mandragora non si rimpiazzerebbe facilmente. Il suo rinnovo è la testimonianza che, alle volte, anche nel calcio, la meritocrazia trova spazio. Mandragora rimane in viola anche per un conto in sospeso con la Conference: lui, il recordman di presenze in Europa nella storia della Fiorentina, vuole portare finalmente quella coppa al Franchi e festeggiare, magari nell'anno del centenario.