
Matarrese: "Evitiamo di portare il calcio italiano all'estero. Non è vero che ci si arricchisce"
Antonio Matarrese, membro onorario della FIGC e dell'UEFA, ex presidente della Lega Calcio, della FIGC e del Bari ed ex vicepresidente della FIFA e dell'UEFA, è stato uno degli ospiti del 'Charity Gala Dinner' organizzato dalla Lega Serie A ieri sera a "Villa Miani" a Roma in vista della finale di Coppa Italia tra Milan e Bologna, parlando così ai microfoni dei media presenti, tra cui SportMediaset, di quando ebbe l'idea di portare nella Capitale l'ultimo atto della competizione: "Non è stato facile portare. Quando avevo proposto di fare una partita secca, i presidenti mi dissero: 'Perdiamo i soldi'. Io risposi che ci avrebbero guadagnato in dignità e non solo. Sono orgoglioso di questa scelta, è stata un'ottima decisione. Già aveva valore il calcio, gliene abbiamo dato ancora di più".
Si attendeva questo successo?
"Me lo aspettavo perché quando andai a parlare con Napolitano e gli proposi di venire lui allo stadio, capì l'importanza e mi disse: 'Questa è la più grande scelta che può fare il calcio'. Non possiamo sempre dividere, a volte dobbiamo pure unire. Sarà sempre un successo".
Qualche altra idea ce l'ha?
"Possiamo evitare di andare all'estero, portiamo le partite in Italia e arricchiremo il calcio italiano di più. Non è vero che ci si arricchisce perché va fuori e questi sono pronti a pagare, dobbiamo valorizzare quello che siamo in Italia, mai scappare. Se ci impuntiamo, se studiamo, molto probabilmente ci riusciamo".
Si attendeva questo successo?
"Me lo aspettavo perché quando andai a parlare con Napolitano e gli proposi di venire lui allo stadio, capì l'importanza e mi disse: 'Questa è la più grande scelta che può fare il calcio'. Non possiamo sempre dividere, a volte dobbiamo pure unire. Sarà sempre un successo".
Qualche altra idea ce l'ha?
"Possiamo evitare di andare all'estero, portiamo le partite in Italia e arricchiremo il calcio italiano di più. Non è vero che ci si arricchisce perché va fuori e questi sono pronti a pagare, dobbiamo valorizzare quello che siamo in Italia, mai scappare. Se ci impuntiamo, se studiamo, molto probabilmente ci riusciamo".
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