Bologna-Inter 4-3 d.c.r., le pagelle: Immobile Re Mida rossoblù, il rigore di Bonny è un passaggio
Bologna-Inter 4-3 d.c.r: risultato finale
LE PAGELLE DELL'INTER (di Giacomo Iacobellis)
Josep Martinez 6,5 - Sicuro nelle uscite e trafitto solo su calcio di rigore, compie un vero miracolo su Fabbian nel recupero. Al di là della sconfitta, stasera si è preso una bella rivincita dopo un periodo molto complicato.
Bisseck 5 - Efficace a modo suo in difesa, ma il goffo tocco di mano che porta al rigore trasformato da Orsolini nel primo tempo pesa in modo indelebile sul giudizio finale.
De Vrij 6 - Pulito in chiusura, capace di leggere le linee di passaggio avversarie e non lasciarsi mai sorprendere da Castro. Ha anche il merito di rimettere provvisoriamente l'Inter in partita con un penalty potente e di personalità nella lotteria finale.
Bastoni 6.5 - Assist vincente per Thuram con un grande anticipo e un successivo cross al bacio sul secondo palo. Solido dietro e sempre pericoloso nelle sue classiche sortite offensive. L'unico neo? Il rigore sbagliato.
Luis Henrique 5.5 - Poco incisivo sulla fascia destra nerazzurra, commette qualche disattenzione nelle coperture e si vede solamente una volta dalle parti di Ravaglia con un tiro ben controllato sul primo palo (Dal 71' Diouf 5.5 - Non era certo questa la sua partita, ma ha dato comunque uno scarso contributo negli ultimi 20 minuti del match).
Barella 6 - È il solito motore dell'Inter, distribuisce palloni e gestisce il ritmo di gioco nelle due metà campo con la personalità di un veterano. I suoi lanci in profondità per Dimarco sulla sinistra mettono più volte in difficoltà la difesa rossoblù. Dal dischetto, tuttavia, calcia veramente altissimo.
Zielinski 6 - Vicino al gol nel primo tempo, leggermente acciaccato a metà partita, ma stoicamente in campo fin quasi alla fine. Buon filtro e sostegno in mediana, anche se stavolta gli manca il guizzo vincente (Dall'86' Sucic s.v.).
Mkhitaryan 5.5 - Qualche giocata interessante, ma viene spesso neutralizzato dal pressing dei centrocampisti avversari. Sostituito nella ripresa per far spazio al maggior dinamismo di Frattesi (Dal 71' Frattesi 5.5 - Prova a portare in campo la sua verve, seppur senza troppi risultati).
Dimarco 6.5 - Spinta costante sulla sinistra e ottimo invito per Zielinski nel primo tempo. È attento anche nelle chiusure difensive, dove non sbaglia una diagonale. Che siluro nella ripresa!
Bonny 5 - C'è come al solito tanto movimento nella sua partita, ma l'ex Parma manca di concretezza sotto porta. Si conquista in modo intelligente il rigore (revocato) per atterramento da parte di Heggem, poi nella lotteria finale passa letteralmente la palla al portiere. Il suo, insieme a quello di Barella, è il peggior penalty dell'Inter.
Thuram 6.5 - Gol spettacolare al volo dopo appena due minuti di gioco e solito impatto devastante in attacco. Cala progressivamente alla distanza (Dal 70' Lautaro Martinez 6 - Trasforma il primo rigore con freddezza, provando a trascinare i suoi da vero capitano dopo venti minuti giocati a buona intensità con anche un tiro in porta).
Cristian Chivu 6 - La sua Inter parte forte e va in vantaggio già al 2', anche se poi si fa riacciuffare per un mani ingenuo di Bisseck. Nella ripresa i nerazzurri alzano il pressing e schiacciano il Bologna nella loro metà campo, cercando e trovando sempre la giocata in profondità con la combinazione Barella-Dimarco. Il (nuovo) vantaggio - a tratti meritato - però stavolta non arriva e l'avventura in Supercoppa finisce dunque amaramente ai calci di rigore.
LE PAGELLE DEL BOLOGNA (di Marco Pieracci)
Ravaglia 7,5 - Bucato senza responsabilità al primo tiro in porta, in compenso è superlativo nelle risposte a Zielinski e Dimarco. Dice di no anche a Lautaro, si ripete nella lotteria dei rigori.
Holm 6 - Rincorsa pigra sulla galoppata iniziale di Bastoni, poi alza i giri del motore e comincia una partita diversa: tiene sotto controllo Dimarco, propizia l’azione del rigore procurato.
Heggem 5,5 - Bonny come Openda: vive un’altra serata complicata dopo quella disastrosa con la Juventus: lo tampona, ma viene assolto al VAR. Non aziona la leva del fuorigioco sul gol preso.
Lucumì 6,5 - In ritardo nella chiusura su Thuram, ma è provvidenziale in almeno quattro situazioni scomode. Per poco non gioca un brutto scherzo a Ravaglia, autogol soltanto sfiorato.
Miranda 6 - Luis Henrique è piuttosto mansueto, lo anticipa con un salvataggio quasi miracoloso. Potrebbe osare un po’ di più, invece gestisce le energie: conclude la gara in riserva.
Moro 6 - Preso in controtempo nell’episodio iniziale, risale la china facendosi rispettare nei duelli in mediana. Tanta sostanza, ma pure idee interessanti nello sviluppo della manovra.
Pobega 6 - Solito tempismo micidiale negli inserimenti da dietro a fari spenti, anche su palla inattiva: lo vedi sbucare dal nulla, quando meno te l’aspetti: sfiora il pareggio di testa. Dal 76’ Ferguson sv
Orsolini 6 - Errore di valutazione in avvio, pagato a caro prezzo: regala all’Inter il contropiede che sblocca la partita, ma si fa perdonare: bussa trasformando il penalty. Croce e delizia. Dal 62’ Cambiaghi 6 - Ingresso che si sente, non spacca la gara ma le sue accelerazioni fanno male.
Odgaard 6 - Il primo a ribellarsi, va a cercarsi la posizione migliore per creare scompiglio sulla trequarti: giocate di qualità, per rendere imprevedibile la fase offensiva. Cala nella ripresa. Dal 76’ Fabbian 6 - In pieno recupero gli capita sui piedi la palla della gloria, un super Martinez gliela nega.
Bernardeschi 6 - Piazzato a sinistra, da quella parte non può esibirsi col piede preferito: così migra verso il centro-destra ma è sfortunato, una brutta caduta lo estromette dai giochi. Dal 40’ Rowe 6,5 - Cambio di passo notevole, ci prova un paio di volte. Freddo dal dischetto.
Castro 6 - Lontano dall’area di rigore, si sacrifica in un lavoro dispendioso ma è fin troppo altruista. La sua presenza incute timore a Bisseck, inducendolo al maldestro tocco di mano. Dal 75’ Immobile 7 - L'uomo del destino, si prende un pallone che scotta e regala la qualificazione.
Vincenzo Italiano 7 - Linea difensiva molto alta come da copione, ma con l’Inter è un’arma a doppio taglio. Il gol preso a freddo suona come sveglia: la reazione di fronte alle difficoltà è da applausi. Si va a prendere un’altra finale ai calci di rigore, dopo un gara giocata alla pari.
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