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Cesc Fabregas presenta Italia-Spagna: "Finale anticipata tra le due più forti"
Campione europeo nel 2008 e nel 2012, campione del mondo nel 2010 (e questi sono solo i titoli vinti a livello di Nazionale...). Nel ciclo d'oro, più che rojo, della Spagna di Vicente del Bosque Cesc Fabregas ha giocato sicuramente un ruolo da protagonista assoluto. Oggi al Monaco, il classe '87 ex Barcellona è infatti uno di quei campioni che hanno lasciato ricordi indelebili nel calcio spagnolo ma anche internazionale: nel giorno di Italia-Spagna, semifinale di Euro 2020 in programma stasera a Wembley, TuttoMercatoWeb.com ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva.
Fabregas, innanzitutto come sta?
"Mi sento bene, grazie. Mi sto godendo a distanza le partite dei miei ex compagni. La Roja di Luis Enrique può tornare sul tetto d'Europa".
Proprio come c'è arrivato lei, per ben due volte.
"Ho bellissimi ricordi del mio percorso con la Nazionale spagnola, non potrei certo non averli dopo tutto quello che ho vinto e i campioni illustri con cui ho giocato. Parliamo però di presente e di Euro 2020, quella di stasera a Wembley sarà una finale anticipata".
Chi vince oggi sarà campione d'Europa?
"Io penso di sì. Mi aspetto una partita molto equilibrata e combattuta, perché in campo si affronteranno le due Nazionali più forti dell'intero torneo. Su questo non ho alcun dubbio".
Che impressione le hanno fatto gli azzurri di Roberto Mancini finora?
"Mi piacciono molto, il ct Mancini ha costruito una bella squadra e gli azzurri stanno andando forte sia fisicamente che mentalmente. Quello con la Spagna sarà un gran bel test".
Verratti, Barella, Insigne... C'è chi ha paragonato quest'Italia proprio alla Spagna (o al Barça) di Cesc Fabregas. Lei cosa ne pensa?
"Ogni squadra è fatta a modo suo e ogni calciatore è differente dagli altri, ma dal mio punto di vista è sicuramente stimolante vedere che un modello di gioco incentrato sui giocatori dal baricentro basso (lett.: 'jugadores bajitos') può ancora trionfare nel calcio attuale. Qualche similitudine c'è".
Domanda secca: chi va in finale tra Italia e Spagna secondo lei?
"Ve l'ho detto: stasera tutto può succedere e, senza essere banale, dico 50% e 50%. A Wembley ci aspetta un partidazo, godiamocelo!".
Fabregas, innanzitutto come sta?
"Mi sento bene, grazie. Mi sto godendo a distanza le partite dei miei ex compagni. La Roja di Luis Enrique può tornare sul tetto d'Europa".
Proprio come c'è arrivato lei, per ben due volte.
"Ho bellissimi ricordi del mio percorso con la Nazionale spagnola, non potrei certo non averli dopo tutto quello che ho vinto e i campioni illustri con cui ho giocato. Parliamo però di presente e di Euro 2020, quella di stasera a Wembley sarà una finale anticipata".
Chi vince oggi sarà campione d'Europa?
"Io penso di sì. Mi aspetto una partita molto equilibrata e combattuta, perché in campo si affronteranno le due Nazionali più forti dell'intero torneo. Su questo non ho alcun dubbio".
Che impressione le hanno fatto gli azzurri di Roberto Mancini finora?
"Mi piacciono molto, il ct Mancini ha costruito una bella squadra e gli azzurri stanno andando forte sia fisicamente che mentalmente. Quello con la Spagna sarà un gran bel test".
Verratti, Barella, Insigne... C'è chi ha paragonato quest'Italia proprio alla Spagna (o al Barça) di Cesc Fabregas. Lei cosa ne pensa?
"Ogni squadra è fatta a modo suo e ogni calciatore è differente dagli altri, ma dal mio punto di vista è sicuramente stimolante vedere che un modello di gioco incentrato sui giocatori dal baricentro basso (lett.: 'jugadores bajitos') può ancora trionfare nel calcio attuale. Qualche similitudine c'è".
Domanda secca: chi va in finale tra Italia e Spagna secondo lei?
"Ve l'ho detto: stasera tutto può succedere e, senza essere banale, dico 50% e 50%. A Wembley ci aspetta un partidazo, godiamocelo!".
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