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Antonio Puerta, una bandiera del Siviglia. Para siempre
Era il 25 agosto del 2007 ed il Siviglia ospitava il Getafe nella prima giornata della Liga. In campo c'era anche lui, Antonio Puerta. Esterno mancino in grado di fare sia il difensore che il centrocampista. Ragazzo d'oro, soprattutto, assicura chi lo conosceva bene. Quella sarà l'ultima partita giocata dal ragazzo di Siviglia a cui tutti volevano bene. Un arresto cardiaco se lo è portato via e le immagini di quei momenti resteranno per sempre nella mente dei tifosi. Andalusi e non solo. Le testimonianze di affetto sono forse il modo più bello per omaggiare la sua memoria: dal Siviglia al Milan, da Sergio Ramos a Maresca, da Seedorf a Kaka, tanti i grandi del calcio che nel tempo gli hanno regalato un pensiero, un gesto, un ricordo. Calcisticamente, Puerta era uno dei talenti in rampa di lancio del calcio spagnolo, uno di quelli che avrebbe fatto certamente parte della Roja pluridecorata in questi anni. Ma il destino per lui ha scelto un'altra strada, commuovendo l'intero mondo che ruota attorno al pallone. Sarebbe diventato una bandiera del Siviglia, lui che era nato nel 1984 a pochi passi dal Sanchez-Pizjuan e che per questo aveva rifiutato la chiamata della vita, quella del Real Madrid. Oggi TMW, a 37 anni dalla nascita, ricorda con affetto la memoria di questo sfortunato ragazzo.
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