ESCLUSIVA TC - OSCAR MAGONI: "Davide Nicola ha fatto un ottimo lavoro. Il Cagliari è una squadra che ha nel suo DNA il raggiungimento della salvezza sul fino di lana: quest'anno ha raggiunto l'obiettivo in modo brillante e convincente"

L’ex calciatore – oggi dirigente sportivo e allenatore – Oscar Magoni, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime il suo parere sulla stagione vissuta dal Cagliari e sui risultati fin qui conseguiti dalla formazione isolana.

Oscar, le chiedo un giudizio complessivo sull’annata del Cagliari: è stato un campionato soddisfacente oppure, considerate le potenzialità della squadra, il rendimento di Luperto e compagni è stato un po’ al di sotto delle aspettative?

“Beh, avendo giocato con Nicola sono particolarmente affezionato a lui, e colgo l’occasione per salutarlo calorosamente. Ho seguito il Cagliari con vivo interesse: personalmente penso che la squadra sarda abbia fatto un campionato in linea con le proprie potenzialità tecniche. Il DNA della formazione sarda è quello di salvarsi quasi sempre sul filo di lana: quest’anno lo sta facendo brillantemente, e mi sembra che in diverse circostanze abbia anche espresso un calcio piacevole. In più è sempre una squadra ostica, difficile da affrontare soprattutto quando gioca all’Unipol Domus. Tra l’altro io, che ho una casa a San Teodoro, conosco bene la mentalità del popolo sardo. Insomma, da osservatore esterno dico che mister Nicola ha fatto un ottimo lavoro. E anche il settore giovanile rossoblù sta regalando delle importanti osservazioni: ho assistito, a Milano, alla fine della Coppa Italia primavera tra Milan e Cagliari, stravinta dagli isolani.”

A suo avviso dove e come può essere rinforzata la squadra in vista della prossima stagione? Il dato che balza maggiormente all’occhio nel campionato corrente è la sostanziale sterilità del reparto offensivo, Roberto Piccoli a parte…

“Questo è l’eterno problema delle squadre cosiddette ‘piccole’, che hanno un gran bisogno di trovare la via del gol ma non possono permettersi un parco attaccanti di un certo livello, perché i costi sono molto alti. In effetti il Cagliari non ha fatto tantissimi gol. Io parto sempre dal presupposto che le squadre sono migliorabili in tutti i reparti, ma – a guardare i numeri – nel caso specifico di Piccoli e compagni credo che nel prossimo calciomercato occorrerà puntellare il pacchetto avanzato.”