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PROMEMORIA PER UN CAGLIARI VINCENTE
mercoledì 10 agosto 2022, 00:18Il punto
di Vittorio Sanna
per Tuttocagliari.net

PROMEMORIA PER UN CAGLIARI VINCENTE

Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Ricordati che non devi morire! Parafrasando Savonarola e sperando che “Non ci resti che sorridere”, andiamo a rivedere gli appunti presi per non ripetere gli errori del passato.

PUNTO UNO. Uno spogliatoio compatto. L’aspetto che nel calcio si tende a dimenticare, presi da tattiche e strategie di campo, da condizione atletica e caratteristiche di gioco. L’aspetto emotivo e caratteriale è alla base di grandi risultati. Remare tutti nella stessa direzione, porre l’obiettivo comune davanti agli interessi personali, tenere alto il tono emotivo e il senso di responsabilità, curare le dinamiche del gruppo per evitare frazionamenti e conflitti. È stato il cancro che ha consumato lentamente la serie A. Non si è più capito cosa tagliare senza compromettere il rendimento di un altro elemento ad esso collegato. L’encefalogramma piatto di Venezia e l’elettrocardiogramma dell’ambiente pronto all’infarto è meglio appenderlo nello spogliatoio. Anche e soprattutto di Mister Liverani. La differenza vera la può fare sotto questo punto di vista. Quindi, niente braccia larghe di fronte agli errori della squadra, regole certe per tutti e meritocrazia alla base delle scelte. Non dovranno esistere figli e figliocci, neanche lontani parenti o raccomandati di turno. Gioca chi merita dando a tutti pari opportunità.

PUNTO DUE. Niente figurine. I giovani come gli anziani, i senatori a dare l’esempio ma senza pretendere il posto certo. In silenzio e a fare gruppo qualsiasi scelta si faccia. Non esistono figurine che devono per forza giocare a discapito dell’efficienza della squadra. Non vale quanto è costato nel mercato ma quale contributo dà al gioco e ai risultati. Anche chi è arrivato gratis dal settore giovanile può scavalcare chi è stato comprato con euro tintinnanti. In campo non esiste mercato come nel famoso tempio cristiano. La sacralità del merito va aldilà degli interessi di bottega.

PUNTO TRE. Organizzazione e responsabilità. Ognuno al suo posto con compiti chiari, delegati e inequivocabili. Non ci saranno colpe altrui che potranno assolvere un mancato rendimento. Non si dovrà sconfinare proprio perché ciascuno risponde del compito assegnato. Il Presidente delegherà alle figure apicali che a loro volta dovranno delegare e controllare. Solo così dove si crea l’intoppo si potrà intervenire in forma d’aiuto o rimozione. Solo così i comportamenti improduttivi non si diffonderanno. L’ambiente in cui si opera è un esempio di autodisciplina che si trasferisce senza parlare da un settore all’altro. Senza creare alibi e punte di fuga.

In sostanza il Cagliari può migliorare soprattutto in ciò che è naufragato nelle ultime stagioni. Tutti sanno che non si è trattato di valore dei singoli, di moduli e tattiche ma soprattutto di valori etici e morali. Perderli di vista significherebbe non solo perdere il pelo, ma soprattutto non perdere il vizio. Fortza Paris Casteddu!



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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.