Conte: “Dopo 38 giornate vince chi merita”. Inzaghi in silenzio, le ultime sul duello scudetto

Antonio Conte è uno specialista nelle vittorie, ma anche nelle sconfitte. Lo ricorda lui, nell’ultima conferenza pre-partita del campionato del Napoli, in vista della gara con il Cagliari che può regalargli il quinto scudetto in carriera: "Io parto dalla mia esperienza che mi ha sempre detto che vincono le squadre che hanno meritato e dimostrato di più -dice ai cronisti -. Parliamo di 38 partite, a differenza di tornei brevi, che poi ora non sono neanche così brevi, dove è importante il sorteggio, trovi avversari con squalificati o infortunati, mentre 38 partite sono tante e delineano chi merita”.

Simone Inzaghi - entrambi gli allenatori sono squalificati per le gare dell'ultimo turno - resta in silenzio. Una scelta comunicativa non proprio inedita, anzi: in campionato, le conferenze stampa pre-partita del tecnico dell’Inter si contano sulle dita di una mano. Fa un po’ più rumore adesso, perché i nerazzurri possono comunque ancora credere al tricolore, e perché è in linea di continuità con il silenzio di rabbia varato dopo il 2-2 con la Lazio, tra polemiche arbitrali e uno scudetto volato via.

Le ultime sul duello scudetto. "La situazione non è cambiata dalla partita scorsa, sotto tutti i punti di vista, sia come infortuni che come condizione, chi era indietro è ancora indietro e chi ha giocato sta molto meglio”, spiega Conte. Da interpretare, ma sembra che nella formazione di partenza azzurra con il Cagliari possano mancare ancora Lobotka e Buongiorno. Conferma in attacco per Lukaku e Raspadori, con Neres a gara in corso per qualche minuto. Inzaghi recupera Lautaro e Frattesi, ma vara una rivoluzione quasi totale: riposano più o meno tutti i titolari, nella probabile formazione interista in vista del Como, della squadra tipo, ci sono solo Calhanoglu e Dimarco.