
Cagliari, non ci sono le condizioni per il rinnovo di Augello. Andrà in scadenza al 30 giugno
Tommaso Augello ha fatto una stagione più che discreta. 37 partite giocate in campionato, 3 in Coppa Italia, è sempre stato presente nel tabellino degli isolani. Ventinove le partenze da titolare, otto volte subentrato in A, sempre titolare in Coppa. Insomma, se non è stata un'annata da incorniciare è solo perché non è arrivato il gol, nonostante gli otto assist complessivi.
Ora però ci sarebbe da affrontare il rinnovo. Condizionale d'obbligo perché, almeno in questo momento, non ci sono le condizioni perché Augello possa rinnovare il proprio contratto con il Cagliari. Dunque si va verso un addio dopo due stagioni - era arrivato dalla Sampdoria per 2,4 milioni nell'estate del 2023 - con diversi club interessati.
Nelle scorse settimane Augello aveva parlato del proprio futuro. “Nazionale? Tutti la sognano, ma per me è fondamentale restare in A e sperare di farlo con il Cagliari. Sono pronto a rinnovare. Ranieri? Un fuoriclasse. La sua marcia in più è il livello umano. Dà serenità e sa come prendere i calciatori. Si prende tutte le responsabilità. Mi chiamò quando il Cagliari era in B, ma non volevo scendere di categoria. II calcio è la mia vita e la A che mi sono guadagnato a 25 anni col lavoro è il massimo. Speravo nel miracolo Samp, retrocedemmo. E sono arrivato da lui”.
Ora però ci sarebbe da affrontare il rinnovo. Condizionale d'obbligo perché, almeno in questo momento, non ci sono le condizioni perché Augello possa rinnovare il proprio contratto con il Cagliari. Dunque si va verso un addio dopo due stagioni - era arrivato dalla Sampdoria per 2,4 milioni nell'estate del 2023 - con diversi club interessati.
Nelle scorse settimane Augello aveva parlato del proprio futuro. “Nazionale? Tutti la sognano, ma per me è fondamentale restare in A e sperare di farlo con il Cagliari. Sono pronto a rinnovare. Ranieri? Un fuoriclasse. La sua marcia in più è il livello umano. Dà serenità e sa come prendere i calciatori. Si prende tutte le responsabilità. Mi chiamò quando il Cagliari era in B, ma non volevo scendere di categoria. II calcio è la mia vita e la A che mi sono guadagnato a 25 anni col lavoro è il massimo. Speravo nel miracolo Samp, retrocedemmo. E sono arrivato da lui”.
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