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Zenga: "Pensavo di meritare un'altra chance a Cagliari. Conte come Trapattoni? No"
Walter Zenga, ospite di Sky quest'oggi, parla di tanti argomenti a partire dall'ultima esperienza in Serie A e del suo legame speciale con l'Inter: "Essere portiere è una vocazione, non lo diventi perché qualcuno ti ci manda... Mi manca la panchina, avrei continuato volentieri a Cagliari ma non perché era la Serie A. Il periodo era quello che era, il Covid, niente di normale, speravo di meritarmi una sorta di chance, ma questa è la vita e gli allenatori sono fatti così".
Conte come Trapattoni secondo qualcuno: è d'accordo?
"Per me no, sono epoche diverse. In quell'Inter c'erano tre stranieri e oggi ci sono tre italiani, campionato diverso visto che c'era il Napoli di Maradona, la Samp di Mancini etc. Matthäus, Berti e Brehme però non faticherebbero a giocare in questa Inter. Al contempo, Barella e Lukaku penso avrebbero giocato senza problemi nella mia".
Si aspettava una distanza così marcata dalle inseguitrici?
"Ogni squadra di vertice ha avuto il suo periodo negativo, l'Inter ce l'ha avuto quando è uscita in Champions ed è stata brava a cambiare modulo. Poi avendo tutta la settimana per lavorare è stata facilitata, è un aspetto da non sottovalutare".
Al posto di Conte rimarrebbe anche senza rinforzi?
"È un discorso troppo differente: ho un amore totale per l'Inter, io mi legherei alla panchina senza chiedere niente a nessuno (ride, ndr)".
Da ex portiere, si sente di consigliare qualcosa a Donnarumma?
"Se a 22 anni giochi in una big come Juve, Inter o Milan, per me non c'è dubbio. Io fossi in lui resterei, ma non voglio influenzare la sua scelta. Per me è un portiere che diventa sicuramente la bandiera del Milan, se vorrà andare via ci saranno motivi personali dietro".
Conte come Trapattoni secondo qualcuno: è d'accordo?
"Per me no, sono epoche diverse. In quell'Inter c'erano tre stranieri e oggi ci sono tre italiani, campionato diverso visto che c'era il Napoli di Maradona, la Samp di Mancini etc. Matthäus, Berti e Brehme però non faticherebbero a giocare in questa Inter. Al contempo, Barella e Lukaku penso avrebbero giocato senza problemi nella mia".
Si aspettava una distanza così marcata dalle inseguitrici?
"Ogni squadra di vertice ha avuto il suo periodo negativo, l'Inter ce l'ha avuto quando è uscita in Champions ed è stata brava a cambiare modulo. Poi avendo tutta la settimana per lavorare è stata facilitata, è un aspetto da non sottovalutare".
Al posto di Conte rimarrebbe anche senza rinforzi?
"È un discorso troppo differente: ho un amore totale per l'Inter, io mi legherei alla panchina senza chiedere niente a nessuno (ride, ndr)".
Da ex portiere, si sente di consigliare qualcosa a Donnarumma?
"Se a 22 anni giochi in una big come Juve, Inter o Milan, per me non c'è dubbio. Io fossi in lui resterei, ma non voglio influenzare la sua scelta. Per me è un portiere che diventa sicuramente la bandiera del Milan, se vorrà andare via ci saranno motivi personali dietro".
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