Mourinho, che dardo ai Rangers: "Il mio unico consiglio è di non festeggiare troppo"

È stata una fragorosa disfatta per il Fenerbahce e José Mourinho la gara d'andata degli ottavi di Europa League. Un 3-1 incassato dai Rangers e in casa per altro, ma lo Special One ha voluto mandare un messaggio forte agli avversari che parevano già in festa per il passaggio ai quarti quasi ipotecato.
I Rangers dovrebbero "calmarsi". La qualificazione "non è finita", ha garantito Mourinho in conferenza stampa post-partita. Il Fenerbahce è stato "brutto ovunque, per errori incredibili, incredibili". Ma oltre a questo, il portoghese ex Roma e Inter ha commentato: "Rangers? Squadra pragmatica, come mi aspettavo. Difende fondamentalmente bene", senza negarsi una frecciata velenosa. Perché a detta del mister, ha perso tempo con "20 infortuni".
E un esempio su tutti che ha innervosito Mou è stato il portiere del Rangers, Jack Butland, che "ha impiegato 30 secondi ogni volta che aveva la palla tra le mani". Oltre allo sfogo contro gli avversari, l'allenatore del Fenerbahce ha analizzato anche il bicchiere mezzo pieno e garantito che, nonostante la sconfitta, il 3-1 a Istanbul è stato "un buon risultato", perché il passivo "avrebbe potuto essere più grande".
Nonostante le difficoltà interne, il Fenerbahce è ancora ben posizionato per affrontare un quarto di finale contro la Roma o l'Athletic Bilbao: "Per me, devo dire che ci meritavamo una punizione per questo risultato. Ma se qualcuno mi vuole chiedere se è finita, no, non credo che sia finita. L'unica cosa che dico è di non festeggiare troppo, perché c'è una seconda partita da giocare, questo è il mio unico consiglio. Se festeggeranno dopo la seconda partita, mi congratulerò con loro, ma ora calmatevi perché non è finita".
