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Cacia e il trucco del gol di punta: “Il record non è un'ossessione”. 
sabato 16 settembre 2017, 00:12Spogliatoi
di Redazione Tuttocesena
per Tuttocesena.it

Cacia e il trucco del gol di punta: “Il record non è un'ossessione”. 

Il bomber: “Niente rivincita, c'è gente che non la merita. I gol sono per la mia famiglia. Punto. Ricordatevi che posso sembrare indolente ma…magari poi tocco una palla e faccio gol”

I trucchi del bomber: Daniele Cacia si presenta davanti a microfoni, telecamere e taccuini svelando il segreto del secondo gol: “Ho colpito di punta, stile calcetto, perché da quella posizione di solito riesci a prendere in contrattempo in portiere, ci ho provato ed è andata bene”. Ok, ragazzi, mettete il fermo immagine e riprovatelo a casa.
Quanto alla prima rete, si tratta di una primizia: “Non credo di aver mai fatto un gol così veloce in carriera”. Il Primato, quello di miglior marcatore della storia della B, adesso è a due passi. “Ma non è un’ossessione - assicura Cacia - e non lo deve essere altrimenti diventerebbe un problema. Voglio restare tranquillo e sereno: so solo che sto bene e ho voglia”.
Poi mette le mani avanti: “Ho fatto una buona partita ma non sarà sempre così”.
Prego, che fa? Chiede indulgenza per future pagelle in tempi di vacche magre? “No, a 34 anni le pagelle mi scivolano addosso, mi potete anche mettere 2 - scandisce -. Lo faccio per presentarmi: a volte sembro indolente ma è il mio modo di giocare, è bene che mi conoscano tutti. Ci sono volte che a vedermi da fuori sembra che non ne abbia voglia, poi magari tocco la palla e faccio gol”. 
A proposito di buona educazione: la presentazione alla prima da titolare al Manuzzi è stata da incorniciare: “È stato un esordio che non mi aspettavo”. L'estate passata ad allenarsi da solo ha lasciato segni: “La mia condizione non è ancora ottimale. Al di là dei gol, pensavo di stare un po’ peggio ma la mentalità mi ha aiutato a superare i limiti fisici. D'altronde non ho quasi toccato palla per 4 mesi.

Puoi correre quanto vuoi da solo ma il calcio non è una maratona... ”.
Quanto al rapporto con Jallow, l'attaccante calabrese ammette: “Non lo conoscevo personalmente ma devo dire che mi sono trovato molto bene, ha grandi potenzialità. E' stato molto bravo nell'assist del primo gol, ho cercato di rendergli il favore nella ripresa”.
I sogni, insomma, sono autorizzati: “Come prima partita assieme credo che abbiamo fatto bene, ma ci sono grandi margini di miglioramento ma anche Gliozzi e Moncini sono giovani interessanti. Spero di poterli aiutare a migliorarsi”.
In coda, il veleno. Stimolato da una domanda, Cacia chiarisce che i suoi gol non hanno il sapore della rivalsa: “Non posso dare rivincita a gente che non la merita", dice asciutto. “I gol sono per i miei figli, la mia ragazza, la mia famiglia”.
Il resto non conta, non merita neanche di essere nominato: “Io sono fatto così, sono una persona diretta e sincera. Magari a volte posso non piacere ma non mi interessa. Preferisco rispondere con i fatti alle chiacchiere. Chi ama mi ama, gli altri pazienza”.
E dopo una serata del genere è impossibile non amarlo.