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Il derby vissuto in panca. Modesto e Cioffi a confronto
sabato 19 ottobre 2019, 19:00Campionato
di Redazione TUTTOCesena
per Tuttocesena.it

Il derby vissuto in panca. Modesto e Cioffi a confronto

Le due conferenze dalle sale stampa del Manuzzi e del Neri.

QUI CESENA - Modesto: “Giocheremo sulle marcature preventive”
Conferenza stampa pre derby, clima rovente da domenica scorsa. Mister Modesto si presenta in sala stampa meno rilassato del solito. Apre il discorso: “Partita particolare, ma che vale tre punti come tutte le altre. I ragazzi hanno vogli di riscatto, di certo non mancheranno gli stimoli”. Continua il tecnico di Crotone: “La squadra deve giocare più serena. Ho provato dei cambiamenti in settimana, ma non esiste un modulo vincente, conta l’atteggiamento. Se dal punto di vista dei numeri si può cambiare, i principi devono rimanere gli stessi”.

C’è spazio anche per qualche considerazione sulla partita precedente: “Abbiamo avuto un buon approccio sulla gara, così come la Samb. Il primo gol ci ha mandato in crisi, dal quale è scaturita anche la seconda marcatura avversaria. Della scorsa sconfitta voglio conservare la reazione rabbiosa avuta nel secondo tempo”.
L’ex Rende commenta anche la fase difensiva sui calci piazzati: “Tante squadre subiscono gol su palla inattiva. Noi, fino ad ora, ne abbiamo subiti pochi. Quelli che voi definite gol presi su palla da fermo in realtà provengono tutti da palloni vaganti o ribattute. Su sviluppi diretti di una punizione ne abbiamo subiti solamente tre. Il modo di difendere che abbiamo, quindi, è quello giusto”.

Tornando a parlare del derby, il tecnico bianconero fa trapelare anche qualche indizio sui cambiamenti che saranno effettuati: “Cambierò qualcosa a metà campo. De Feudis in settimana si è allenato benissimo, come fa costantemente da inizio anno”  Si lascia sfuggire, inoltre, qualche suggerimento su come battere i biancorossi: “Il Rimini si batte sulle seconde palle. Noi dobbiamo essere bravi soprattutto nelle coperture preventive, prendiamo gol quasi sempre a difesa schierata, mentre nell’uno contro uno ci sappiamo difendere bene. L’ambiente sarà caldo per entrambe le squadre, non ci dobbiamo far prendere dal nervosismo”.

Infine, parla anche della contestazione della domenica appena passata: “Il faccia a faccia con i tifosi deve essere un incoraggiamento importante. Sappiamo bene che per loro l’atteggiamento in campo deve prescindere dai risultati. Nei giocatori c’è più voglia di riscatto che paura”.



QUI RIMINI - Cioffi: “Noi più esperti di loro, giocheremo sulle loro paure”
Al contrario del suo collega, mister Renato Cioffi giunge al suo secondo derby sulla panchina del Rimini rinfrancato dal pareggio esterno, ottenuto a Fano. “Il derby cade proprio a fagiolo. È una partita che vogliamo vincere per i tifosi ma soprattutto per noi stessi. Abbiamo lavorato duramente in questi mesi e sinora abbiamo raccolto troppo poco”.

Sul possibile impiego di Vincenzo Silvestro, l’allenatore biancorosso si spazientisce senza però scomporsi: “Voi giornalisti avete davvero occhi ed orecchie dappertutto. È una settimana che ci alleniamo a porte chiuse, come fate a sapere che Silvestro ha recuperato? Certe volte scrivete cose di cui non mi rendo conto nemmeno io. Dovete capire una cosa: qui non siamo in serie A o in serie B, dove tutti sanno tutto di tutti. In questa categoria anche un solo giocatore può cambiare lo stato delle cose. In settimana si cerca di preparare la gara provando anche a sorprendere l’avversario, poi voi spifferate tutto e a quel punto il mio lavoro è già finito. In ogni caso, Silvestro ha recuperato e domani sarà tra i convocati”.

Su possibili differenze dall’ultima gara, il tecnico irpino non si sbottona: “A Fano le defezioni ci hanno costretto a provare un centrocampo più muscolare ed è andata bene. È una situazione da riproporre. Devo ancora scegliere chi gioca in avanti fra Arlotti e Ventola. Di certo non impiegheremo più di tre under nella formazione iniziale. Siamo tornati a fare punti ma comunque non siamo andati a segno ed è un aspetto che non mi è piaciuto. Di sicuro è bene partire sempre con l’idea di non prendere gol: se non subisci reti, parti già almeno da un punto”.

Si passa poi a parlare dello stato mentale con cui le due squadre arrivano a questo appuntamento: “Ci sono delle similitudini fra noi e loro. Abbiamo subito lo stesso numero di reti e, per quel che concerne le marcature realizzate, loro ne hanno fatta una in più. La differenza sta tutta nella Virtus Verona: contro i Veneti loro hanno vinto mentre noi abbiamo fatto la nostra peggiore partita stagionale. Ecco spiegati i tre punti di differenza in classifica”. Tra bianconeri e biancorossi però sussistono anche molte differenze: “Certo, il Cesena è una squadra giovane e dobbiamo stare attenti. Dopo l’ultima sconfitta hanno subito una forte contestazione e so che impiegheranno De Feudis per cercare di colmare il gap di esperienza con noi che, da questo punto di vista, siamo più avanti di loro”.

Veniamo al dunque, chi lo vince questo derby? “Vincerà chi riuscirà a rimanere più tranquillo e sereno, chi sbaglierà di meno. Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: qui siamo noi a pagare qualcosa perché loro sono abituati a giocare davanti ad otto-novemila persone mentre per noi è una situazione poco consueta. La grande affluenza di persone non dovrà metterci apprensione, inducendoci all’errore”.
Il Cavalluccio probabilmente pensava a questo punto del campionato di trovarsi in una situazione di classifica migliore mentre il Rimini aveva ben chiaro il proprio obiettivo sin da subito, può essere un fattore determinante? “Ho già tanti grattacapi, faccio fatica a sapere cosa si viva nel loro spogliatoio. Ovviamente, se una squadra è spaventata, dobbiamo essere bravi a giocare sulle loro paure. Mi auguro però che non si tramuti in una brutta partita”.

Un’ultima chiosa sulle condizioni del terreno di gioco. Il manto erboso del Neri è talmente precario che la società di Piazza del Popolo potrebbe essere costretta a giocare la successiva sfida interna in campo neutro. “Di solito noi allenatori, per motivare la squadra, usiamo espressioni come ‘mangiare l’erba’ o ‘arare il campo’. In questo caso possiamo dire che il campo è già arato”.