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Conte e la strada giusta. Ma Sarri è stato un'eccezione: perché l'Inter sottovaluta i gol subitiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 24 ottobre 2020, 08:00Il corsivo
di Ivan Cardia

Conte e la strada giusta. Ma Sarri è stato un'eccezione: perché l'Inter sottovaluta i gol subiti

In quattro partite l'Inter ha incassato otto gol. Più altri due di Champions, in linea con una media di due reti subite ogni 90 minuti. Eppure Antonio Conte professa tranquillità: "Siamo sulla strada giusta". Può darsi, ma non è detto che sia quella per lo scudetto: il grande obiettivo dei nerazzurri. Che possono giocare a nascondino, ma hanno per molti i galloni della favorita. E se non vinceranno, o almeno non ci andranno vicinissimo, avranno buttato al vento una clamorosa occasione. Per farlo, di solito, serve la migliore difesa.

Sarri è stato un'eccezione. Lo dice la statistica, fredda ma difficile da contraddire. Il toscano ha vinto il tricolore senza avere la migliore difesa, è vero. Ma è stato l'unico a riuscirci nell'ultimo decennio. Un'eccezione, non una regola. Nel terzo millennio, appena cinque volte ha vinto il campionato una squadra che non avesse la retroguardia meno battuta. Non è proprio impossibile, ma sicuramente improbabile. E l'ultima volta che è capitato per due anni consecutivi bisogna tornare al Giubileo delle romane. Ma c'è di più.


Questa è una media da retrocessione. Anche a voler ignorare la statistica sullo scudetto, se ne può considerare un'altra. Otto gol in quattro gare farebbero 76 in 38 giornate. La scorsa stagione, la più prolifica in Serie A dagli anni 50' a oggi e quindi piena di gol fatti ma anche subiti, soltanto le tre retrocesse ne hanno subito così tanti. L'Inter ha tempo per raddrizzare la rotta: 76 reti, verosimilmente, non le prenderà comunque. Ma su questo punto è difficile dare ragione a Conte: almeno sui gol subiti, la strada non è quella giusta.