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Fantacalcio, LE CONFERENZE DEI NUOVI: SPALLETTI AL NAPOLITUTTO mercato WEB
sabato 10 luglio 2021, 11:00Borsino di TFC
di Nicolò Lorenzetti
per Tuttofantacalcio.it

Fantacalcio, LE CONFERENZE DEI NUOVI: SPALLETTI AL NAPOLI

Analizziamo in ottica fantacalcistica le parole dei nuovi allenatori della Serie A 2021/2022

Riportiamo testualmente le parti più importanti in ottica fantacalcio della conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Napoli, Luciano Spalletti. A fine articolo un'analisi in ottica fantacalcio.

Sulla permanenza a Napoli per il pre-ritiro
Restiamo qui per due, tre giorni per sistemare la questione covid. Con Vaccini e tamponi.
I sette degli europei andranno in vacanze e poi verranno a Dimaro".

Su Dries Mertens
Ho sentito Mertens il giorno prima dell'intervento, vorrebbe passare a salutare tutto ma è chiaro che a lui verrà concesso qualche giorno in più"

Che potenziale ha questo Napoli?
Il Napoli è una squadra forte, non vedo l'ora di starci dentro per vedere quanto è forte. A volte però essere forte, senza saperlo, non porta a dove vorresti arrivare. Da quando mi hanno detto che sarei stato l'allenatore del Napoli non gli ho mai tolto gli occhi di dosso. È una squadra che mi piace e mi assomiglia"

Quanto è centrale Insigne nel suo progetto?
"Secondo me sarebbe meglio parlare prima con lui che con voi del vostro capitano, ma siccome di Insigne ne parlo bene penso di non turbarlo. Con Insigne ci ho parlato a telefono, gli ho detto che mi piacerebbe fare questo percorso con lui al mio fianco. Poi ci sono altre questioni e quelle le andremo ad analizzare insieme a lui quando ritornerà. Bisogna fare i complimenti a lui e Di Lorenzo per l'Europeo spettacolare, che si adatta a fare tutto e lo fa sempre con grande qualità. Complimenti anche a Mancini per la squadra che ha allestito, è visibile che somiglia più a una squadra che a una selezione di calciatori. Molto del suo tempo per allenare lo spende per fare gol e proporre un calcio offensivo".

L'obiettivo è la Champions?
Mi sembra che il presidente abbia toccato i tasti giusti, bisogna provare a mettere a posto i conti e ritornare in Champions. È chiaro che per entrare tra le prime quattro servono giocatori forti, sarà la mia ossessione tornare in Champions. Qualcuno ha scritto che io terrei tutti i calciatori che ho e che mi andrebbe bene la squadra così com'è, ed effettivamente questa è una squadra forte. Poi sappiamo che per contratti in scadenza e per il Covid, il prossimo Napoli probabilmente anche in virtù delle parole dette dal presidente sarà differente da quelli precedenti. Siamo qui per costruire un Napoli altrettanto forte".

Che mercato sarà?
"Abbiamo delle persone che studiano la situazione, per essere pronti a cogliere le opportunità. Col presidente ho parlato più volte ed è chiaro che tra di noi ci si dica qualcosa in più, ma quello per il momento non lo possiamo raccontare. Cercheremo di mettere tutte le caselle al posto giusto, anche al di fuori del campo".

L'Europa League è un obiettivo reale di stagione?
"Ci tengo molto. Così come tengo molto alla Coppa Italia, al campionato, alle partite amichevoli. Ogni allenamento mette un premio giornaliero, se ti alleni bene per sette giorni stai tranquillo che la partita la giochi meglio. Siamo qui per fare le cose sul serio, non si snobba niente. Non si può dosare la forza, quando indossi la maglia del Napoli si fa sempre sul serio".

Su quelli che hanno avuto poco spazio
"Se fossi un presidente prenderei un calciatore che è convinto di incidere su una squadra. Conosco molto bene persone che fanno parte dello staff del Napoli, come Giuntoli che è delle mie parti. Se loro scelgono un calciatore per il Napoli la vedo dura che questo sia completamente sbagliato, noi cerchiamo di dargli quelle motivazioni per fargli esprimere tutto il potenziale"

Ha sentito Emerson Palmieri?
"È una domanda alla quale non posso rispondere questa qui, però è possibile che sia una cosa che sia avvenuta".

Su Osimhen
"Ha tutte le potenzialità per far bene, è uno che attacca la profondità e negli spazi ha grandi qualità. È uno che sa far gol e si danna per la squadra, è uno che gli interessa coprire quegli spazi e quei metri per non lasciarli ad altri. Abbiamo un attaccante forte come lui, come Mertens e Petagna. Tutti saranno utili".

Che filosofia avrà il suo Napoli?
"Bisogna essere bravo a fare un po' tutto, a volte alcune cose gli altri non te le permettono. Se vedi le big Liverpool, City, Real, ci sono momenti in cui pure loro si mettono davanti la linea a fare blocco difensivo, a volte per tattica per gli spazi a campo aperto. La Nazionale ha saputo adattarsi ed è andata in finale, ma il passaggio fondamentale è che si faccia tutto come squadra, non disuniti e sbrindellati a giro, ma sempre in 30 metri, aggressivi e cattivi quando si va in pressione, correre per la squadra quando si deve difendere, la partita va riempita di cose, non una sola. Poi c'è il lavoro sporco, i contrasti, tutte quelle cose che aiutano i compagni a fare meno metri, a dare più fiato".

Su Ospina e Meret
"Siamo felici di avere due portieri forti, ci sarà bisogno di gestire molte partite e gli stress momentanei di alcune partite. Quindi abbiamo bisogno di 20 calciatori e 3 portieri forti. Avere due portieri di grande livello è un grande vantaggio".

Cosa si aspetta da Manolas e Politano che ha già allenato?
"Non devono dare il massimo per me, devono farlo per la squadra. Mi aspetto che diano sempre il massimo, che siano sempre a disposizione per aiutare il compagno. Le vittorie che faremo possono farci entrare nella storia del Napoli per sempre, è questa la differenza".

Il 4-3-3 si può fare?
"La base può essere 4-2-3-1 quando la palla è degli avversari, poi quando l'abbiamo noi può cambiare ed è facile passare al 4-3-3. L'essenziale non è tirare a campare, ma tirare a vivere. Lozano? Mi piace, è quello che mi ha buttato fuori dalla Champions quando allenavo l'Inter".


Sembra chiaro che Spalletti ripartirà dai punti di forza del Napoli dello scorso anno. L'allenatore toscano ha posto l'attenzione su Osimhen, Lozano, Mertens, Politano, Di Lorenzo e Manolas che saranno quindi al centro del tipico 4-2-3-1. Meret sarà quasi sicuramente il portiere titolare, senza più il dualismo con Ospina. Riguardo al mercato apertura importante per Emerson Palmieri, a questo punto obiettivo numero uno per il ruolo di terzino sinistro. Discorso a parte per Insigne: Spalletti ne ha tessuto le lodi, ma la situazione contrattuale non permette di garantire una permanenza per la prossima stagione.