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BELLA E SORRIDENTE, STA NASCENDO UNA FIORENTINA A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI ROCCO. MONTELLA MERITA I COMPLIMENTI, SOTTIL PUÒ DIVENTARE UNA RISORSA. SUSO-DE PAUL-RIBERY: CORSA A TRE PER IL COLPO VIOLA. E IN DIFESA IL PRESCELTO È BONIFAZI
mercoledì 14 agosto 2019, 00:00L'opinione
di Leonardo Bardazzi
per Firenzeviola.it

BELLA E SORRIDENTE, STA NASCENDO UNA FIORENTINA A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI ROCCO. MONTELLA MERITA I COMPLIMENTI, SOTTIL PUÒ DIVENTARE UNA RISORSA. SUSO-DE PAUL-RIBERY: CORSA A TRE PER IL COLPO VIOLA. E IN DIFESA IL PRESCELTO È BONIFAZI

Tonica, sorridente, organizzata, con la voglia di stupire: sta nascendo una Fiorentina a immagine a somiglianza di Rocco. Il mercato è ancora in fermento, il grande attaccante che cerca Pradé arriverà dopo Ferragosto, eppure qualcosa già si vede. Merito dell’Aeroplanino Montella, che in quest’estate ha messo in campo una squadra che in qualche modo ricorda quella del 2012. Meno palleggiatrice e meno tecnica di quella di Borja e Pizarro, ma con la stessa voglia di dominare la partita e accompagnare l’azione con più calciatori possibili. Badelj è già un padrone di casa (che bello rivederlo con la fascia DA13 al braccio), Boateng è un leader, Chiesa ha tutto per diventare un campione. Eppoi ci sono i ragazzini, che spingono forte per guadagnarsi un posto in squadra. Sottil ha fatto un gran precampionato e domenica giocherà titolare in coppa, ma guai dimenticare Ranieri, Montiel, Castrovilli e naturalmente Vlahovic, sprecone contro Terim ma pur sempre centravanti dal futuro raggiante: Montella sta lavorando forte su di loro, non a caso ha già promosso Ranieri titolare al posto di Pezzella per domenica prossima. Sottil poi si sta letteralmente trasformando. Da ala svelta, dribblomane, ma anarchica, il figlio di Andrea (vecchio difensore viola ai tempi di Claudio Ranieri) si sta trasformando in ottimo attaccante, taglia spesso in mezzo al campo, si accontenta meno della giocata individuale ma anzi partecipa di più al gioco: il risultato sono i 6 gol segnati finora, l’ultimo dei quali a una squadra da Champions e sul prato del Franchi. Se continuerà così, sarà una risorsa. Fin da subito. 

Piace parecchio anche Lirola, il terzino destro atteso da una generazione: ha polmoni e ottimo controllo di palla, va rivisto in fase difensiva, ma di certo è un gran bell’acquisto. La Fiorentina insomma cresce e in attesa che anche Pulgar si sposi al meglio con Badelj, Commisso, Barone e Pradè programmano gli ultimi colpi della rivoluzione viola. Quelli decisivi. Nel mirino c’è un grande attaccante, un esterno che sappia rendere imprevedibile l’azione e naturalmente faccia gol. Si parla di Suso, De Paul, o in alternativa del vecchio Ribery. Suso, mancino, all’occorrenza trequartista, permetterebbe a Chiesa di partire da sinistra, nella zona di campo dalla quale Fede ha dimostrato di poter essere ancora più decisivo in zona gol. Il milanista costa tanto (ha una clausola di 40 milioni), ma se il Diavolo ha davvero bisogno di fare plusvalenze, potrebbe accontentarsi di fare un piccolo sconto. Qui però la palla passa a Rocco: se sceglierà di farsi un regalo, potrà avere il famoso top player, il campione con cui urlare al mondo la sua voglia di essere protagonista anche nel calcio. Chi lo ha sentito in questi giorni a proposito, giura che Commisso sia entusiasta della squadra. La vittoria col Galatasaray lo ha divertito, il gioco offensivo di Montella gli piace, così come gli piace Firenze. Era solo calcio d’agosto, eppure il Franchi era pieno di gioia: un segnale enorme, ma anche un piccolo grande incentivo per costruire, fin da subito, una Fiorentina ambiziosa. Che magari non vincerà subito, ma che gioca a calcio e fa felice una città intera. Sarebbe già moltissimo. 

Occhio però perché il mercato non si fermerà all’attaccante. Biraghi potrebbe muoversi e i nomi per sostituirlo sono Kurzawa del Psg e Rodriguez del Milan, mentre Dalbert pare più defilato. Potrebbe arrivare anche Bonifazi, difensore centrale del Toro, il prescelto da Pradè per diventare la prima alternativa a Pezzella-Milenkovic. Lo manda Semplici, con cui è diventato giocatore da serie A lo scorso anno. Giovane, italiano, motivatissimo e senza costi eccessivi: è l’identikit perfetto per chiudere il cerchio anche in difesa.