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FRANCHI, IL 2026 È IL TERMINE LAVORI ANCHE SENZA I 55 MILIONI DEI PUITUTTO mercato WEB
mercoledì 24 maggio 2023, 11:00L'opinione
di Donato Mongatti
per Firenzeviola.it

FRANCHI, IL 2026 È IL TERMINE LAVORI ANCHE SENZA I 55 MILIONI DEI PUI

La telenovela sulla ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze, arricchitasi dai 55 milioni dei finanziamenti relativi ai Piani Urbani Integrati (PUI) informalmente tagliati dal Governo, ma ancora non formalmente tolti con un atto di definanziamento notificato al Comune, ha contribuito ad alzare, se mai ce ne fosse stato bisogno, la confusione.

Una fake news che va per la maggiore è che il termine dei lavori al 31 dicembre 2026, visto l'annuncio del taglio di parte delle risorse assegnate, sia superato e che con i fondi rimanenti si possa “fare con calma”.

Come spesso accade, per fare chiarezza vengono in soccorso i documenti relativi alla procedura. Nella delibera di Giunta di fine aprile dove è stato approvato il progetto definitivo di ammodernamento del Franchi firmato da ARUP, si evidenziano i finanziamenti assegnati e vengono ribadite le scadenze.

In particolare, riguardo ai 95 milioni concessi dal Ministero della Cultura, con decreto del 18 ottobre 2022, nell’ambito del Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNC PNRR) - più i 28.975.000 € relativi ai suddetti per adeguamento all'aumento prezzi –, si precisa che «il cronoprogramma procedurale della linea di investimento “Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali” del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza fissa al 31/12/2026 il termine ultimo per la conclusione dei lavori e il collaudo degli interventi finanziati con il suddetto piano».

I termini che non saranno più validi, una volta formalizzato il definanziamento, saranno quelli relativi ai 55 milioni assegnati dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei Piani Urbani Integrati (PUI), oltre i 15.259.400,90 € per fronteggiare, in relazione agli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione.

Relativamente ai fondi summenzionati, le scadenze sarebbero: aggiudicare i lavori entro il 30 giugno 2023; pagare almeno il 30% dello stato di avanzamento lavori entro il 30 settembre 2024; terminare le opere (relative a questa linea di finanziamento) entro il 30 giugno 2026.

Il Comune, ad oggi, sembra intenzionato ad andare vanti a testa bassa, malgrado i tentativi di una parte politica che critica, legittimamente, l'utilizzo di denaro pubblico per rifare uno stadio dove ci gioca una Società privata e alcune affermazioni che, al contrario, potrebbero inquadrarsi nel reato di turbativa d’asta (in base all’articolo 353 del Codice Penale), in merito alla gara per l'appalto integrato per lo svolgimento dei lavori e la progettazione esecutiva. Ma non solo, mettere in dubbio l'ammissibilità di chi è stato invitato a presentare le offerte, dopo che è stata fatta una verifica dei requisiti (assai stringenti) per partecipare al bando, rischia di fare incorrere - chi si produce in tali considerazioni - in un'azione giudiziaria promossa da chi si ritenesse danneggiato.

Infine, dopo questa analisi “burocratica”, merita di essere evidenziato l'aspetto che riguarda la Fiorentina e i suoi tifosi. Riuscire a eseguire gli interventi nei tempi, oltre a essere un obbligo dettato dalle norme, è anche un dovere nei confronti di chi investe nel Club e di chi lo sostiene. Per questo motivo l'ipotesi di utilizzare le risorse garantite e chissà quando riprendere i lavori per ultimarli non appare la via corretta. L'augurio è che, una volta formalizzato il definanziamento dei 55 milioni, si individuino celermente risorse alternative, affinché si possa partire sulla base dell'intero quadro economico dell'intervento (pari a circa 200 milioni).