IL PARADOSSO DELL'ATTACCO VIOLA. IN PALIO UNA MAGLIA A PRAGA

Meglio un attaccante che non riesce a crearsi occasioni o uno che se le crea anche con movimenti personali, ma poi le sbaglia? È questo il paradosso dell'attacco e degli attaccanti della Fiorentina che tra Basilea e Inter hanno offerto prestazioni incredibilmente simili.

Cabral dopo l'inizio di 2023 scoppiettante si è praticamente fermato segnando un solo gol in tutto maggio (contro il Basilea al Franchi), complice un problema al piede che non lo aiuta a rendere al meglio, ma anche perché le difese forse hanno imparato a conoscerlo. Jovic dal canto suo dopo essere praticamente scomparso dalle gerarchie si è ritrovato protagonista nelle notti più importanti, fallendo però tutte le occasioni da gol avute prima in Svizzera - anche se da un suo colpo di testa nasce il gol di Barak al 130' - e poi soprattutto a Roma, dove prima Handanovic e poi la scarsa mira di testa lo hanno privato della possibilità di riprendersi con gli interessi l'affetto dei tifosi.

Sia Cabral che Jovic hanno condiviso le lacrime al termine della finale di Coppa Italia, anche se quelle dell'attaccante serbo hanno colpito gran parte dei tifosi che ora invocano a gran voce la sua presenza con la Roma ma soprattutto a Praga. Cabral si trova di nuovo a dover difendere il suo posto da titolare con uno Jovic che scalpita e spera finalmente di smettere di andare vicino a segnare gol storici per la Fiorentina.

Da domani parte la ricerca di una maglia da titolare a Praga: quasi inaspettatamente ad oggi Cabral e Jovic partono alla pari, starà a loro dimostrare ad Italiano di essere la punta giusta per regalare finalmente un trofeo alla Fiorentina.