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ECCO LA VERA FIORENTINA: UN’IMPRESA CHE PUO’ CAMBIARE LA STAGIONE. CUTRONE HA GIA’CONQUISTATO I TIFOSI. DUNCAN, UNA PAUSA. DUE COLPI LA PROSSIMA SETTIMANA. AMRABAT IN MANO A PRADE’. PEDRO, UN ADDIO CHE FRUTTA. GASP, PAROLE DA INCHIESTA
giovedì 16 gennaio 2020, 00:00L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

ECCO LA VERA FIORENTINA: UN’IMPRESA CHE PUO’ CAMBIARE LA STAGIONE. CUTRONE HA GIA’CONQUISTATO I TIFOSI. DUNCAN, UNA PAUSA. DUE COLPI LA PROSSIMA SETTIMANA. AMRABAT IN MANO A PRADE’. PEDRO, UN ADDIO CHE FRUTTA. GASP, PAROLE DA INCHIESTA

Per quelli che faticano a vedere il calcio eppure ne parlano e ne scrivono, per quelli che Montella (loro lo chiamano Vincenzo) non aveva colpe, per quelli che andava meglio quando andava peggio e le squadre le faceva l’amico loro, consiglio di rivedersi Fiorentina-Atalanta. Se ne hanno voglia, naturalmente. Se hanno l’umiltà di farlo. Finalmente i viola hanno un cuore e un’anima, carattere, grinta, voglia e orgoglio. Finalmente sono una squadra capace di dare tutto, di soffrire, di lottare, di resistere, ma anche di vincere. Eliminare la super Atalanta di questi tempi, in dieci contro undici, nel suo genere è una piccola-grande impresa. A occhio siamo alla svolta, una vittoria così può cambiare il corso della stagione della Fiorentina.

A Beppe Iachini, uno che non pensa di avere inventato il calcio, sono bastate due settimane di lavoro per rimettere in piedi un gruppo di ragazzi che non sapeva più né giocare al calcio, né correre, avvolto nelle nebbie di una negatività che arriva da lontano e di un gioco mai compreso e mai amato, prigioniero delle paure, delle ansie e delle ambizioni di un allenatore ormai da anni in crisi di identità.

A una persona di buon senso come Iachini sono bastate due settimane per ripartire dalle cose più normali, se volete banali. Dal lavoro di tutti i giorni, dalla grinta che un atleta deve sempre avere nel suo bagaglio, dal senso di appartenenza, dalle basi di un calcio semplice, ma efficace. Tre partite. La prima per rimettersi in piedi, a qualunque costo, dietro le barricate. La seconda per dimostrare di essere ancora in grado di vincere. La terza per tornare a provare di giocare.

La Fiorentina non doveva e non poteva essere quella squadra moscia, inerte, incapace di reagire, impotente davanti a ogni ostacolo, senza palle e senza futuro, scivolata lentamente nella zona proibita. Magari non sarà una squadra da Champions, ma neanche da retrocessione. C’era soltanto da ritrovare la strada e Iachini ce l’ha fatta semplicemente diradando le nebbie e ripartendo dai sani principi del suo calcio che affondano le radici nell’italianità e nell’essenzialità. Difendersi, chiudere gli spazi, lottare per recuperare palla e ripartire con un contropiede moderno e rivisitato, privilegiando la verticalità e la praticità.

Il lavoro da fare è ancora lungo, già sabato a Napoli sarà durissima confermarsi contro una squadra di grande qualità, ma almeno si riparte da un bagaglio di personalità che è fondamentale e obbligatorio avere. Si riparte da un risultato che servirà a dare autostima, consapevolezza e fiducia. Ora questa squadra non ha più paura e può tornare a giocarsela con tutti: non è poco. E dentro a tutto questo si sono riviste anche le qualità di alcuni giocatori che non saranno dei fenomeni, ma sono di sicuro dei buoni giocatori. E’ una ripartenza per tanti, anche per Pulgar e Lirola (che grande azione sul raddoppio), tanto per dirne due dei più criticati. Ma un po’ per tutti.

E’ come la fine di un incantesimo negativo che la Fiorentina aveva alimentato confermando Montella, è l’esaltazione per quel Dio del Pallone capace di cogliere sempre l’attimo giusto. E così, guarda caso, nel giorno che cambia la storia di questa stagione arriva il gol di Cutrone, l’ultimo arrivato. L’uomo della provvidenza, quello che segna, allarga le braccia e mostra il cuore alla tribuna. Il calcio è anche un rito antico e Cutrone quel rito l’ha celebrato. Ha colto l’attimo…

E anche qui, fatemi dire, ho sentito tante di quelle stronz…da rabbrividire. Cutrone è uno che fa gol da quando era bambino, ma forse i Soliti Noti non lo sanno. Li ha fatti in tutte le categorie e in tutte le squadre nazionali fino all’Under 21. Ha soltanto 22 anni e ne ha segnati dieci pure nel suo primo campionato di serie A con il Milan, ha fatto gol anche in Europa League. Questo non è un giocatore da Fiorentina? Ma state bravi, voi che esaltavate Simeone…Dovrà migliorare la forma fisica (si vede che non ha cambio di passo), ma basterà poco per cancellare l’esperienza negativa in Premier. Ora un buon attaccante c’è, aiuterà anche Vlahovic a crescere e sarà un’ottima spalla per Chiesa, magari in attesa del 4-3-3…

E così mi proietto sul mercato perché Iachini sta facendo, ma va aiutato. Dopo l’attaccante arriveranno un centrocampista di gamba e un difensore dal piede buono. A che punto siamo? Per questa settimana non succederà più niente. E’ il momento della frenata, della calma e della riflessione. Duncan, per parlare del solito, è congelato. Se dovessi dire oggi, ho la sensazione che il Sassuolo non voglia più venderlo. Ma il discorso sarà ripreso in qualche modo da lunedì prossimo. Intanto Pradè tiene in caldo altre piste come Meitè, Fofana e all’estero giocatori che sono già stati in Italia. Ci vuole pazienza, è un gioco ad incastro. Più o meno lo stesso discorso vale per il difensore. Il Torino chiede troppo per Bonifazi, probabilmente tornerà alla Spal. Ma non è l’unico nel mirino. Una cosa sola è certa: Rocco ha dato l’ok per altri due giocatori e due giocatori arriveranno.

A proposito, nel lontano inizio di ottobre, vi avevo parlato di Amrabat. Pradè lo aveva messo subito nel mirino e, in sostanza, convinto il giocatore del progetto Commisso. Poi però l’operazione è stata congelata, la Fiorentina ha bisogno di un giocatore adesso e Amrabat può trasferirsi soltanto in estate visto che ha già fatto due passaggi di cartellino nell’ estate scorsa. Nel frattempo il giocatore è cresciuto, lo hanno corteggiato Napoli, Inter e altri, ma non ha dimenticato il "primo amore" per la Fiorentina. Si farà per giugno? Ora il Verona chiede 40 milioni, ma la Fiorentina ha le sue carte da giocare. Vedremo. Sempre sul mercato, Pedro è del Flamengo. Diciamo che Pradè è stato bravo alla faccia di tutti i soloni imbeccati dai soliti? Il giocatore comprato a 11 milioni non ha funzionato in Italia. Succede. E’ stato rivenduto in prestito a due milioni fino a fine anno con obbligo di riscatto a 14 milioni se il giocatore e la squadra centreranno degli obiettivi prefissati. La Fiorentina si è comunque lasciata un contro-riscatto. Non male. C’è pure da guadagnare.

Fatemi tornare sulla gara di ieri. Gasperini è stato insultato personalmente per tutta la partita e sinceramente non mi è piaciuto questo comportamento. Sogno un calcio diverso, ci sono altri sfottò da usare. Detto questo, Gasperini ha sbagliato più dei tifosi. Non si possono replicare certi insulti e certe offese se sei un tesserato, se devi dare l’esempio e se, soprattutto, sei pagato per sopportare con intelligenza quello che spesso e purtroppo il calcio è. Gasp che si mette a livello dei tifosi da curva e usa le loro stesse parole non è un bell’esempio per la categoria. C’erano altri modi per replicare e stigmatizzare. Spero intervenga la procura federale.

E spero che Commisso si renda conto quanto la Fiorentina sia debole a livello federale e nel Palazzo. Spero abbia capito che rafforzare la società a tutti livelli sia importante come fare una buona squadra. Perché dico questo? Il Napoli ha giocato 24 ore prima della Fiorentina e sabato sarà pure in casa. L’Atalanta che ha giocato ieri come la Fiorentina, tornerà in campo lunedì, 48 ore dopo. Tutto normale? Non mi sembra…